Matteo Salvini aspetta al varco Conte: "Il primo maggio presenteremo un emendamento per la ricostruzione, vedremo poi"
Matteo Salvini si prepara a tornare. "Noi il 1° Maggio, festa dei lavoratori, presenteremo un grande piano di ricostruzione nazionale, ci stiamo lavorando duramente". Questa la promessa del leader della Lega rilasciata al Corriere della Sera e che sa di polemica contro un governo che ha guidato il Paese in solitaria. "Qui siamo al giorno 45 di chiusura... Noi abbiamo esercitato per 40 giorni l’arte del dialogo, della pacatezza, del velluto. E abbiamo presentato 204 emendamenti costruttivi al decreto Cura Italia. Tutte cose concordate una per una con commercianti, agricoltori, medici, sindacati. Risultato: 203 emendamenti bocciati". Il risultato? Giuseppe Conte ha fatto di testa sua, un po' come con il Mes, che "pagheremo con il sangue". "L’emissione di bond - prosegue l'ex ministro - servirà a finanziare l’European recovery fund , su cui il Consiglio ha deciso di non decidere. Per valutarne i vantaggi bisognerà vedere quali eurotasse saranno introdotte per ripagarli. L’unica cosa certa per ora è quella che nessuno voleva: il ricorso ai fondi del Mes. Soldi prestati a scadenze troppo brevi e a precise condizioni, decise da Berlino. Ne riparleremo tra due o tre anni".
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Poi Salvini non può che tornare sulla questione che tiene banco in questi giorni: Silvio Berlusconi. "Io ho sentito il Cav pochi giorni fa. Abbiamo parlato di industria, di pubblicità, di fatturati e di problemi veri. Poi, se ne è uscito per tre giorni di fila dicendo 'viva il Mes'... Mi dispiace che lui si sia aggiunto a Prodi e a Monti, mi sembra di ritornare al 2011". Insomma, il numero uno del Carroccio sia augura che nessuno "abbia l’intenzione di fare la stampella al governo. Magari per consentire a qualcuno di fare il ministro per sei mesi".