Stefano Candiani contro Giuseppe Conte: Germania-Italia, i dati del consumo elettrico dimostrano gli errori nella gestione dell'emergenza
La prova che c'è qualcosa che non va sulla gestione da parte del governo Conte dell'emergenza Coronavirus è rintracciabile nei dati sui consumi energetici. La strategia del premier per la "Fase due", scrive Augusto Minzolini nel suo retroscena su Il Giornale, è piena di incongruenze così come lo era nelle prime settimane dell'epidemia. "Noi siamo fermi", confida all'ex senatore di Forza Italia, il leghista Stefano Candiani, uno degli uomini ombra di Matteo Salvini, "mentre gli altri Paesi si muovono". "
Se si paragonano i dati del consumo energetico della Germania con i nostri dell' ultimo mese", sottolinea Candiani, "ci si accorge che loro hanno fatto -6 per cento mentre noi -27: cioè noi abbiamo spento i motori del nostro sistema produttivo, mentre loro li hanno tenuti accesi. E mentre la Merkel ha messo sul piatto 700 miliardi di soldi veri, i nostri sono solo proclami: è il solito vezzo mussoliniano di far marciare il Paese al passo dell' oca ma con le scarpe di cartone".
Conte ci prende per scemi: "Mes, non ho cambiato idea". Altra menzogna propinata agli italiani
E in questo scenario si assiste alla solita gogna messa in atto dai Cinque Stelle che per coprire Conte, hanno messo "sul banco degli imputati il governatore lombardo Fontana", continua Minzolini. "Conte si è levato le mani delle responsabilità del focolaio di Alzano dicendo che la Regione era libera di decretarne la chiusura, proprio lui per scoprirne la logica contraddittoria che negli stessi giorni impugnava l'ordinanza di chiusura delle scuole del governatore delle Marche (Pd) davanti la Consulta". Insomma, "per coprire la propria incapacità il grillismo di governo, sta riproponendo il vecchio giallo della «manina e della manona»".