Giuseppe Conte, premier-kamikaze: la mossa "autoritaria" fa innervosire il Pd, i Comuni e le Province
Dei buoni propositi esposti da Sergio Mattarella, Giuseppe Conte non ne ha seguito mezzo. Inutili i tentativi dell'opposizione, rappresentata da Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, di "collaborare" almeno per il bene del Paese messo alle corde dall'emergenza. Il premier ha fatto tutto da sè, eppure il rischio di un cambio di guardia è sempre più tangibile. Non a caso il Pd si è già detto contento di sostenere Mario Draghi alla guida di un governo transitorio, in grado di traghettare l'Italia fuori dalla crisi.
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Conte non ha nemici solo tra la maggioranza e l'opposizione, ma anche tra gli amministratori locali. Durante la conferenza congiunta di ieri, 8 aprile, il presidente dell'Anci, Antonio De Caro, nonché sindaco di Bari del Pd, ha lasciato per protesta la riunione insieme ai vertici dell'Upi. Insomma, Conte farebbe bene a guardarsi le spalle anche dai Comuni e le Province.