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Silvio Berlusconi, la doppia lezione: "Perché ho scelto di rivelare la mia donazione al San Raffaele"

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Silvio Berlusconi, nonostante la quarantena a Nizza, non riesce a star lontano dalla politica. Il leader di Forza Italia non risparmia critiche per nessuno, nemmeno - da eurodeputato - all'Unione europea e alla terribile gestione, di questa, dell'emergenza coronavirus. "Spero che l'intera Europa faccia proprie l'analisi e le indicazioni di Mario Draghi. Oggi questo non sta avvenendo - spiega in una lunga intervista a Repubblica -. Da convinto europeista sono molto preoccupato dell'atteggiamento di alcuni paesi del Nord, che forse non si sono resi conto di una cosa fondamentale. Questa emergenza sanitaria ed economica riguarda tutti: o la supereremo insieme o sarà un disastro per tutti".

Insomma, se in un momento come questo l'Europa non dimostra di essere una comunità solidale basata su valori condivisi, "non sarà più la nostra Europa, quella in cui abbiamo sempre creduto con la mente e con il cuore. Mi auguro che le classi dirigenti se ne rendano conto". Lo stesso ex presidente della Bce, noto per la sua passione nei confronti dell'austerity, nei giorni scorsi ha dichiarato la necessità di fare deficit per uscire dalla crisi degnamente. 

Un nome, quello di Draghi, proposto ai vertici Ue proprio dal Cav, il quale non sdegna neppure un suo governo che traghetti l'Italia fuori dal pericolo. "Sono convinto - ribadisce - che anche ora la sua competenza e la sua autorevolezza sarebbero molto utili per attenuare gli effetti minacciosi della recessione e far ripartire il Paese". Proprio per questo, da ex premier, Berlusconi si sente di bacchettare l'operato di Giuseppe Conte. "Ho governato molti anni - conclude -, non mi sfuggono le difficoltà in un momento così drammatico. Per questo, al suo posto avrei fatto appello in modo esplicito, in Parlamento, all'opposizione e ai suoi componenti più esperti per collaborare nell'emergenza". E invece ciò non è successo ed ecco il risultato.

Infine la replica ai Marco Travaglio di turno che hanno criticato la sua donazione al nuovo ospedale di Milano: "Con profondo dolore, pensando alle vittime, ai malati, al dolore dei loro congiunti. Con angoscia, di fronte alle immagini delle città ferme, deserte, degli ospedali allo stremo. Credo che ognuno di noi abbia il dovere di fare quanto può per dare una mano. Per questo ho fatto un gesto che avrei preferito rimanesse riservato. Ma mi hanno convinto a renderlo pubblico per suscitare una positiva emulazione". Emulazione che in effetti si è verificata.

 

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