Sondaggio, il gradimento di Nicola Zingaretti? Una lieve crescita: ecco perché è una grossa bocciatura
Nonostante il coronavirus, i sondaggi. Grande passione degli italiani col "vizio" della politica, oggi, giovedì 19 marzo, Repubblica dedica due paginoni a diverse rilevazioni dal sapore... politico. Impossibile, però , non intrecciare questi dati con l'attualità, con l'emergenza-coronavirus. E così l'occhio cade sulla classifica di gradimento dei leader. Al primo posto ecco Giuseppe Conte, che intercetta il 71% del gradimento degli italiani, schizzato rispetto al 52% del mese precedente: la sua modalità di porsi nell'emergenza, evidentemente, convince. Dunque Giorgia Meloni al 52% (rispetto al precedente 46), Luca Zaia al 48% (non rilevato in precedenza), Matteo Salvini 46% (prima 44) e via discorrendo. Sale, e di molto, anche Luigi Di Maio: dal 31 al 42%. Insomma, c'è una costante: i leader che godevano già di altro gradimento hanno guadagnato terreno; quelli che invece, come Di Maio, lo avevano più basso hanno riguadagnato grandi consensi. Si nota però un'eccezione: Nicola Zingaretti. Dal 37% di gradimento, quindi un dato non particolarmente alto, è passato al 40 per cento. Lieve crescita, nonostante la crescita significativa del Pd in termini di consenso politico. Dunque, il sospetto su Zingaretti: ha pesato la sua campagna "anti-panico" all'inizio dell'emergenza, unita al fatto che è stato tra i primi politici ad annunciare di aver contratto il Covid-19? Possibile...
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