Forza Italia risorge dalle sue ceneri. Lo vuole fortemente Daniela Santanchè e, stando a quanto trapela, se ne convince sempre di più anche Silvio Berlusconi, ormai stanco del Pdl. Le picconate dela pasionaria, appena rientrata da un incontro ad Arcore col Cav, raggiungono l'obiettivo sperato: per le prossime politiche si prepara una federazione di sigle sul modello pre-predellino. Gli ex An che si riuniscono con la Destra di Francesco Storace in un nuovo soggetto politico, alleati all'araba fenice Forza Italia. Ci sono inoltre una certezza, un'incognita e un'apertura: la prima, è che Gianfranco Fini è fuori dai giochi; la seconda, non si sa ancora chi sarà il candidato premier (lo stesso Cav?); l'ultima, un pensiero a Pierferdinando Casini e all'Udc. La novità - L'asso nella manica di Berlusconi sarebbe una lista civica di imprenditori e artigiani. Nome provvisorio: "L'Italia che lavora". Il Cav sarebbe convinto che il successo di Beppe Grillo dipenda solo dallo spaesamento degli italiani "in assenza di un'offerta politica". Una lista civica di volti nuovi finora estranei alla politica, congiunta all'abbandono della sigla del Pdl, sono la risposta di Palazzo Grazioli. La rottamazione - Ma la missione della Santanchè non finisce qui. Ora c'è la rottamazione dei big del partito. Dopo l'appello della settimana scorsa ("Dimettetevi tutti!"), la pasionaria procede al ridimensionamento di Angelino Alfano. A chi le chiede quale sarebbe il ruolo del segretario nel nuovo scacchiere politico del centrodestra, la risposta è semplicemente: "Sta in Forza Italia con Berlusconi".