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Casini, Prodi e RenziCresce partito Monti-bis

di Matteo Legnani domenica 9 settembre 2012

2' di lettura

C'è il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che vorrebbe (grazie ad aelezioni anche solo leggermente anticipate) "governare" anche la formazione del prossimo esecutivo. Ci sono gli industriali e i protagonisti dell'economia, riuniti a Cernobbio al forum Ambrosetti. Ma anche politici nostrani e protagonisti della politica estera. Il "partito di Monti" non ci sarà sulla scheda elettorale nel 2013. Ma avvicinandosi la campagna elettorale sta prendendo una forma sempre più definita. Il suo "leader" è indubbiamente Pier Ferdinando Casini, il leader dell'Udc che da sempre sponsorizza un Monti-bis che gli permetterebbe di restare protagonista della politica italiana, pur non avendone esattamente i numeri. Significativa, in questa chiave, la decisione di togliere il suo nome dal simbolo del partito per sostituirvi un più ecumenico "Italia". Nel centrodestra, c'è chi da tempo sostiene che parti del Popolo della libertà (o comunque arrivi a chiamarsi nelle prossime settimane) punti a un pareggio, per ridare in mano al Prof la patata bollente dell'uscita (si spera definitiva) dalla crisi. A sinistra, il sindaco di Firenze Matteo Renzi non avrebbe nascosto, in privato, l'intenzione di mettere a disposizione di Monti il suo mandato in caso di vittoria alle primarie del centrosinistra. E poi c'è l'ex èpresidente del Consiglio Romano Prodi, che vede assai probabile un ritorno di Monti alla guida di Palazzo Chigi "se le elezioni daranno come risultato un'impasse. Dall'estero, Monti vanta un formidabile sostenitore nel presidente Usa Barack Obama, che vede un lui un valido oppositore al rigore e alle rigidità della cancelliera tedesca Angela Merkel. Se Barack verrà confermato alla Casa Bianca il prossimo 6 novembre, sarà sicuramente un potente sponsor esterno di un Monti-bis. Ma la stessa cancelliera tedesca vedrebbe con favore la  permanenza dell'ex rettore della Bocconi alla guida del governo italiano: a testimoniarlo i toni amichevoli, quasi "intimi" usati col Prof qualche giorno fa a Berlino.

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