Pur di raggranellare due voti dice di essere pronto a lavorare anche di notte

di Alvise Losisabato 30 giugno 2012
Pur di raggranellare due voti dice di essere pronto a lavorare anche di notte
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  Sembrava una battuta venuta male, una gaffe che Fabrizio Cicchitto aveva fatto nel momento sbagliato. Quando il capogruppo alla Camera del Pdl aveva detto a Piero Giarda, ministro per i Rapporti con il Parlamento, che sarebbe stato difficile riuscire a tenere aperto Montecitorio fino a Ferragosto per votare tutti i decreti in scadenza, subito si è scatenato il putiferio. E' dovuto intervenire il presidente della Camera Gianfranco Fini per provare a placare le critiche che già dai social network avevano iniziato a piovere sulla Camera dei deputati. "E' un argomento di cui parleremo nella riunione con i capigruppo", ha detto Fini, riferendosi al problema del programma dei lavori che potrebbero andare avanti per tutto agosto. "Visto l'alto numero di decreti in scadenza, i lavori alla Camera potranno continuare anche nelle settimane successive alla prima e seconda di agosto e si potrà prevedere di votare anche lunedì e venerdì ed in notturna", ha aggiunto il presidente della Camera. Un modo forse per dare ai cittadini l'impressione di un Parlamento calato nella crisi e nel momento difficile che il Paese sta vivendo. Anche se i maligni dicono che sia stato un modo per fare bella figura e raggranellare qualche voto. Metà degli italiani non potrà andare in vacanza per problemi economici e l'uscita di Cicchitto sembrava una presa in giro. Anche per questo i capi dei partiti si sono affrettati a dimostrarsi particolarmente vicini alla gente. Su Twitter il leader dell'Udc Pierferdinando Casini ha scritto: "Altro che vacanze! Per me si può rimanere alla Camera anche a Ferragosto". E anche il segretario del Pd Pierluigi Bersani si è affrettato a comunicare che "qui c'è gente che non ha paura di lavorare. Ci sono dei decreti e dei provvedimenti e lavoreremo ad agosto finchè c'è da lavorare". Anche se poi ha voluto fare un passo indietro: "Ma c'è un limite a tutto. Abbiamo tutti una famiglia che ha diritto di stare due giorni con il padre o la madre. Queste cose mi preoccupano perché portano il Paese al disastro".