CATEGORIE

Schifani: "Facciamo la riforma elettorale o Grillo arriva all'80%"

Il presidente del Senato: "Sono ottimista, altrimenti il Movimento 5 Stelle altro che al 30%...". Beppe tuona contro il premio di maggioranza al 42,5%: "E' un colpo di stato"
di Giulio Bucchi domenica 11 novembre 2012

2' di lettura

  Chiamatelo lapsus: sta di fatto che il presidente del Senato Renato Schifani ha di fatto ammesso quello che in molti, i più maliziosi, avevano già capito. Quasi tutto il parlamento sta lavorando per una legge elettorale che possa ingabbiare e disarmare Beppe Grillo. "Se non ce la facciamo, altro che 30%, Grillo arriva all'80 per cento". Il concetto è semplice: se la Casta fallisce anche l'ultima riforma, il voto popolare la travolgerà a favore dell'unico vero anti-sistema, per quanto demagogo e populista. Schifani prima la fa passare come una riforma "che interessa i cittadini". "Ce la facciamo, spero che il mio ottimismo in breve si trasformi in certezza". Poi, come detto, lo scivolone.    Il piano: Monti bis - "Tra i partiti - dice il presidente del Senato - c'è una fase estremamente delicata e costruttiva. I partiti con grande responsabilità stanno facendo in modo che il provvedimento arrivi presto in Aula. I tempi sono brucianti - ha concluso Schifani - ma i partiti se ne stanno facendo carico responsabilmente perché, ad un certo punto, le lancette si dovranno fermare". I partiti cercano un accordo che possa favorirli in tutto: mostrarne i meriti agli occhi dell'opinione pubblica e garantirsi altri cinque anni di tranquillità, magari sotto l'ombrello di un Monti bis a Palazzo Chigi e senza che le truppe guastafeste di comici e anti-Casta creino troppo scompiglio. "Colpo di stato" - Il nodo, naturalmente, è il premio di maggioranza al 42,5%, un limite allo stato attuale del panorama politico irraggiungibile e che ha fatto sbottare per primo il grande favorito alle prossime elezioni, il segretario del Pd Pierluigi Bersani (Matteo Renzi permettendo): "Non ci vogliono far governare", ha detto l'uomo di Bettola, mentre è di oggi il commento al solito piccante del leader del Movimento 5 Stelle: "Questo è un colpo di stato". In realtà l'anti-grillismo di Schifani è semplicemente lo specchio del terrore che circola a Montecitorio e Palazzo Madama, dove già buona parte della Casta è alle prese con la temuta "operazione liste pulite" annunciata dal ministro degli Interni Annamaria Cancellieri che mira a escludere dalle candidature i condannati in via definitiva. Ce n'è di che essere preoccupati, meglio occuparsi di un problema alla volta.    

Gli antifascisti Anpi e M5s, minacce al ragazzino che racconta la verità sui partigiani

Re Carlo, il discorso in Aula: "Supereremo ogni sfida insieme"

Che banda Cicalone in piazza con il M5s: "Li votavo, poi...", come umilia Conte

tag

Anpi e M5s, minacce al ragazzino che racconta la verità sui partigiani

Alberto Busacca

Re Carlo, il discorso in Aula: "Supereremo ogni sfida insieme"

Cicalone in piazza con il M5s: "Li votavo, poi...", come umilia Conte

La strana parabola del "Vaffa"

Corrado Ocone

Capezzone: "Sono saltati i freni inibitori, cosa spunta sul Domani"

Nel suo Occhio al caffè, Daniele Capezzone analizza i principali fatti che trovano spazio sui quotidiani nazional...

Indagata la moglie del consigliere Pd

È indagata per falso in atto pubblico dalla Procura di Bari Carmela Fiorella, moglie del consigliere regionale de...

Elly iscrive il Papa al Pd

Persino nella politica italiana esistono regole di rispetto per le persone, i luoghi e le situazioni. Ieri pomeriggio, n...
Fausto Carioti

Hanno scambiato il Papa per Che Guevara

Elly Schlein è riuscita a costruirsi il santino su misura, un Papa Francesco alla Che Guevara, icona della sinist...
Mario Sechi