Torino, 10 lug. - (Adnkronos) - "Premesso che il Pd e tutti i suoi dirigenti sono vincolati dalla proposta elettorale votata dalla Direzione nazionale, che prevede il doppio turno e i collegi, ci risulta incomprensibile l' azione demolitoria e denigratoria dello strumento delle preferenze". Lo dichiarano in una nota i parlamentari del Pd piemontese, Stefano Esposito e Antonio Boccuzzi e il vice presidente del Consiglio regionale, Roberto Placido che aggiungono: "quello che piu' sorprende nell'attacco concentrico alle preferenze, aggettivate come 'pericolose' e 'inquinanti', e' l'omettere il fatto che la gran parte delle assemblee elettive del nostro Paese sono composte da rappresentanti scelti con quel metodo". "Non c'e' alcun dubbio che il Porcellum vada cambiato, ma, di fronte all'impossibilita' che possa essere approvata la proposta del Pd, essendo prioritario ridare agli elettori la possibilita' di scegliere, a rivelarsi drammatico sarebbe non il ritorno alle preferenze, ma il ricorso a soluzioni pasticciate o a percentuali di liste bloccate che oscillano secondo le intenzioni di chi le propone tra il 25 e il 50%". "Questo si' che vorrebbe dire non ridare ai cittadini la possibilita' di scegliere da chi farsi rappresentare", concludono sottolineando di ritenere "curioso e allo stesso tempo inconciliabile da un lato il voler restituire ai cittadini la possibilita' di scegliere i propri rappresentanti e dall'altro il non volerlo fare attraverso lo strumento democratico delle preferenze". (segue)