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Donadi si rifà il lookNasce: "Diritti e libertà"E Di Pietro ora è da solo

Il dissidente ora va per la sua strada. Nuovo movimento, porta con sè mezzo Idv e lascia Tonino in alto mare con la nave che affonda
di Ignazio Stagno domenica 25 novembre 2012

2' di lettura

Il vecchio che avanza - Massimo Donadi ormai ha preso il largo. Antonio Di pietro è rimasto sulla nave che ormai è quasi affondata aggrappato all'albero maestro. Il capo dei naufragli dell'Idv, Donadi ha fondato un movimento tutto suo. Sulla zattera si è portato anche Nello Formisano, Stefano Pedica, Giovanni Paladini e Gaetano Porcino. Il movimento si chiama Diritti e Libertà. Massimo Donadi ora vuole appoggiare senza se e senza ma Pierluigi Bersani. Tonino sta perdendo su tutta la linea. Prima lo mollano in alto mare con un partito a pezzi e ora fanno i Tonino-bis in una coalizione di centrosinistra. L'ex capogruppo alla Camera dell'Idv vuole rifarsi il look:" Il nostro è un partito a energia pulita non chiederà mai i fondi pubblici, ma andrà avanti con i contributi dei cittadini e che non candiderà condannati e si fonderà sulla legalità". Insomma Donadi vuole mettersi in proprio e lo fa seriamente.  Tonino come l'ha presa?  - Sul passato è severo: "E' finita l’epoca dei partiti padronali, dell’uomo solo al comando in cui non c’è democrazia, la legge elettorale vigente è la prova che chi non ha democrazia al proprio interno non può produrre democrazia nel Paese. Il nostro è un partito che mette avanti il progetto di squadra, di collettivo. Il nostro è uno dei pochi partiti che nascerà non avendo nessun nome di persona nel proprio simbolo, non ha un presidente, un segretario, ma ha un portavoce. La politica non si fa con i leader carismatici, con i faccioni in tv e i salvatori della patria". E' finito il tempo del tutti uniti per Tonino. Di Pietro ha già perdonato il suo figlio ribelle: "Sono molto contento di aver portato brave persone in Parlamento e mi auguro che possano continuare a fare politica e confrontarsi nel merito con noi. Non c’è nessuna polemica". E Donadi gli risponde così:"Non sarò mai un rancoroso, ne voglio ricordare tanti momenti buoni e battaglie belle. Il suo errore più grande è stato l’aver detto che il governo Monti è sbagliato, ma aver rotto il centrosinistra che, vincendo le elezioni, sarebbe l’unico soggetto politico in grado di impedire un Monti bis". La nuova strada di Donadi è però un duro colpo per l'Idv. E il nuovo capogruppo Antonio Borghesi dice: "Siamo stati investiti da un tir e ora ci vogliono dare il colpo finale". 

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