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Battiato insiste: "Ho usato quel termine, ma non volevo generalizzare"

Il cantautore-assessore non ci pensa nemmeno a scusarsi. Destra e sinistra in coro: "Dimettiti". Su Grasso: "Aveva ragione Travaglio"
di Sebastiano Solano sabato 30 marzo 2013

Franco Battiato

2' di lettura

Il cantautore-assessore  Franco Battiato fa dietrofront. A metà. Intervistato da Repubblica in merito alle incredibili dichiarazioni di ieri ("Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa, aprano un casino", aveva detto), l'assessore di Rosario Crocetta prova a metterci una pezza che, però, è peggio del buco: "Non ci posso credere", esordisce. "Grasso? Fornero? Son tutti contro di me? Ma sono tutti matti?", continua. Non voleva generalizzare, ma non fa i nomi - Insomma, ninete scuse, come pure da più parti gli viene chiesto. Anzi. Rilancia infatti: "Troie si. L'ho detto. Potevo dire prostitute. Il termine può non piacere ma come chiama lei quelle, o quelli, che rendono sevizi per soldi", chiede all'intervistatore. Battiato afferma di essere stato frainteso, di non aver avuto nessuna intenzione di generalizzare. A questo punto, uno si aspettta che tiri fuori i nomi, invece no: "Non riesco neppure a nominarli certo personaggi", si arrampica l'autore di Povera Patria.  Grasso contro di me? Aveva ragione Travaglio - Il giornalista gli fa notare che, tra gli altri, ad essere stato infastiditi dalle sue dichiarazioni, ci sono molti politici di sinistra. Tipo Laura Boldrini. Della quale dice: "Poteva informarsi prima, farmi una telefonata". Avete capito? La colpa è di chi non l'ha chiamato per chiedergli conto degli insulti, non sua e dei suoi epiteti. Anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, è rimasto negativamente colpito dall'uscita di Battiato, tanto che, pare, abbia chiesto già le dimissioni al governatore Rosario Crocetta. Il giornalista glielo fa notare e lui, stizzito, dice: "Pure lui..". Quindi prova a trovare consolazione nell'amico Travaglio, che per lui stravede: "Forse aveva ragione Travaglio..", aggiugne sibillino.  La destra fa schifo, i suoi soldi no - La polemica, ad ogni modo, è divampata attorno alla parola "troie", ma il cantautore-assessore aveva detto anche altro, tra cui: "La destra italiana è una cosa che non appartiene agli esseri umani", oppure che i lombardi "sono ignoranti" perché hanno fatto vincere Roberto Maroni o, infine, che "l'Italia fa schifo", ovviamente perché vota Silvio Berlusconi. Parole che collidono con i soldi presi da An nel 2003, per la festa nazionale del 2003, o quelli ricevuti da Er Batman di Anagni, Franco Fiorito all'anagrafe. Ma, si sa, pecunia non olet. 

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