Lo spaccamento del Pdl e la bufera che ha investito le larghe intese sembra aver riportato un fiotto di consensi al Movimento 5 Stelle, sempre pronto a cavalcare l'onda della discordia. A fine giugno veniva infatti stimato dai sondaggisti tra il 17 e il 18% di consensi, mentre ad agosto intorno al 19%. Ad oggi sfiora invece il 22% e punta al record del 25,5% raggiunto alle politiche del 24 e 25 febbraio. E l'ascesa preoccupa i piani alti occupati dai partiti tradizionali. I dati sono forniti dai principali istituti di ricerca, che monitorano le intenzioni di voto degli italiani e che hanno segnalato proprio negli ultimi giorni il passo avanti dei grillini. Il Movimento 5 Stelle - Il partito di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio vale oggi in media il 21,7% delle preferenze, circa 4 punti in meno di quanto conquistato otto mesi fa alle urne, ma più di quanto ci si aspettasse alla vigilia della tornata elettorale. I grillini, dunque, salgono a metà ottobre di 4 punti rispetto ai dati di inizio estate ed oscilla tra il 16,9% indicato da Lorien Consulting (sondaggio realizzato del 12 e 13 ottobre e pubblicato sul quotidiano Italia Oggi) al 25,4% segnalato dal sito Scenari Politici (interviste web effettuate tra il 7 e il 10 ottobre). Complessivamente ben 10 autori su 11 stimano il M5S oltre la soglia del 20% dei voti. Il Partito Democratico - Il Pd si conferma primo partito d'Italia, con consensi al 28,9%, circa mezzo punto in meno rispetto alla scorsa settimana. Il partito capitanato da Guglielmo Epifani si muove precisamente dal 27% netto segnalato da Swg (sondaggio realizzato nei giorni 7 ed 8 ottobre e diffuso dal Corriere della Sera) al 30,9% stimato da Ipso Ricerche (interviste del 10 e 11 ottobre e risultati resi noti nel corso della trasmissione Porta a Porta). Resta stabile il consenso di Sinistra Ecologia Libertà, che dopo il 3,2% ottenuto alle urne, viene indicata dai sondaggisti mediamente sopra il 4% (4,3%) e varia tra il 3,5% di Ipso e il 5,1% di Swg. Stando alla media di questi dati, il Centrosinistra sarebbe al 33,9%, mentre il centrodestra si fermerebbe al 32,4 per cento. Il Popolo delle Libertà - Il Pdl mantiene comunque un buon livello di consensi. E' stimato al 23,8%, oscillando dal 21% di Scenari Politici al 25,2% di Emg (interviste del 10 e 11 ottobre e dati resi noti dal TgLa7). La Lega Nord rimane sopra il 4%, mentre Fratelli d'Italia si muove invece su livelli più elevati rispetto alle ultime elezioni nazionali. Dopo il 2% netto ottenuto a febbraio il partito di Giorgia Meloni si muove ora tra il 2,1% stimato da Ispo al 3,4% di Scenari Politici. La Destra di Francesco Storace, infine, 1,1% di media, varia tra lo 0,6 e l’1,4%. Sel e Rifondazione Comunista - Brutte notizie per Scelta Civica. L'ormai ex partito di Mario Monti non supera il 6,7%, quando otto mesi fa alle urne aveva raggiunto l'8%. Segnali negativi anche per la sinistra radicale che in occasione del voto di febbraio ha presentato Antonio Ingroia come candidato premier e leader della lista unitaria Rivoluzione Civile. Il consenso resta basso e sono quasi nulle le possibilità di ingresso in Parlamento che richiede il superamento di una soglia di sbarramento del 4% alla Camera. Rifondazione Comunista, dal canto suo, non supera l'1,5%, insieme all'Idv che non sfonda l'1,3% segnalato da Ispo. I Verdi si fermano allo 0,7% stimato da Emg. L’istituto Ixè, intanto, registra (sondaggio del 9 ottobre per la trasmissione di Raitre Agorà) lo 0,8% di consenso per Azione Civile, nuovo movimento di Ingroia. Il miglior dato relativo all’intero schieramento, infine, il 3,4%, viene diffuso da Tecnè (interviste del 10 ottobre per SkyTg24). I radicali, infine, e gli ultraliberali. La Lista Pannella viene indicata allo 0,5 e all’1,2% (rispettivamente da Ixè e Lorien). Fare per Fermare il Declino, invece, allo 0,7 e all’1,5% (da Emg e Lorien).
