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Galan, via alle unioni gay,la sinistra perde un cavallo di battaglia,e il Pdl ascolta i segnali della Cei

di Ignazio Stagno venerdì 31 maggio 2013

Carfagna, Bondi, Santanché, Galan

3' di lettura

Il Pdl apre alle unioni omosessuali. Il progetto di legge è pronto. L'alfiere da schierare sul terreno dei diritti dei gay è Giancarlo Galan che su questa storia c'ha messo faccia e idee. Galan nel suo studio di Montecitorio ha già pronto il disegno di legge che presto sarà presentato in parlamento. “Non si chiamano matrimoni come in Francia, ma è solo un fatto semantico. Sono previste forti analogie al matrimonio per quanto riguarda diritti e doveri, perché i gay devono essere cittadini come tutti”, afferma l'esponente azzurro. Il "nuovo Pdl" - La legge sulle unioni gay è pronta. Giancarlo Galan la presenterà oggi. La notizia dell'apertura del centrodestra ai matrimoni omosessuali ha spiazzato di più paradossalmente il centrosinistra, che da tempo voleva mettere il cappello sulla legge. A destra invece Galan ha dalla sua Stefania Prestigiacomo, Daniela Santanché, Laura Ravetto, Sandro Bondi, Daniele Capezzone e Mara Carfagna. Una scelta quella di Galan che rappresenta un altro tassello importante per la solidità del governo. Il Pdl ha saputo ascoltare il "sentiment" che arrivava dalla società civile, ma anche quelle timide aperture che vengono dalla Cei e dal mondo della Chiesa.  I segnali della Chiesa - "Si continua a riproporre il tema dei matrimoni omosessuali, quasi si trattasse di un approdo inevitabile" aveva affermato lo scorso gennaio il cardinale Angelo Bagnasco aprendo i lavori del Consiglio permanente della Cei, Poi è arrivato il funerale di Don Andrea Gallo, il prete "rosso" da sempre vicino al mondo omosessuale a difesa dei diritti dei gay. In quell'occasione Bagnasco ha dato l'eucarestia a Vladimir Luxuria, leader dei transgender italiani. Un gesto simbolico che ha aperto la strada ad una lenta ma fruttuosa riconciliazione tra cattolici e omosessuali. Adozioni - Galan va oltre e già guarda al futuro. Dopo il passo sulle unioni potrebbe arrivare quello sulle adozioni. Ma la normativa attuale non aiuta ad abbreviare i tempi. "Fosse per me - spiega all'Huffingtonpost - le avrei messe, ma adesso la priorità è far passare il principio. Non è detto che non interverremo successivamente”. Ma assicura che si tratta solo di un fatto di opportunità, non di un cedimento: “Guardi, la normativa sulle adozioni è un casino anche per le coppie eterosessuali, andrebbe cambiata prima la normativa nel suo complesso. Se la conosce converrà con me che ad esempio sulle adozioni internazionali presenta zone opache”. Eutanasia - Ma Galan, che interpreta questa nuova fase del Pdl è iperattivo. E già apre anche all'eutanasia e sposa la linea dell'associazione Luca Coscioni: "Volevo fare una proposta, ma c’è già quella dell’associazione Luca Coscioni che condivido e che sosterrò. Come la penso è molto semplice. Quando uno ha davanti un’unica strada, e cioè la fine, non capisco perché non può scegliere come addormentarsi per sempre. Questa libertà non può essere negata. Ricorda il gesto di Lucio Magri? Bene, io penso che si debba concedere il suicidio assistito". La partita politica - Il dato politico che resta è di primo piano. Il centrodestra entra nel recinto delle battaglie storiche della sinistra. Con senso di responsabilità prova a dare segnali di apertura. Su questo terreno si gioca anche la durata del governo. Sin dal primo giorno a palazzo Chigi i ministri vicini al premier spingevano per le unioni gay. Dalla Idem alla Kyenge, fino ad arrivare ai presedinti di Camera e Senato. La Boldrini più volte ha sottolineato la necessità di una legge che tuteli le unioni gay. Adesso il Pdl, tra i malumori di Carlo Giovanardi e di Maurizio Sacconi e il silenzio del segretario Angelino Alfano, va avanti. E nei fatti, anche sul fronte gay gli azzurri sono stati più concreti del centrosisnistra. (I.S.)

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