Certo, al nord diranno che si tratta della solita indolenza romana. Quella per cui, dopo cinque ore dalla fine delle operazioni elettorali, nella Capitale era stato scrutinato appena il 10% delle schede. Una lentezza che, però, va attribuita alle dimensioni mostruose della scheda elettorale su cui i cittadini romani hanno impresso la loro preferenza. Provate voi a essere veloci con una scheda che misura un metro e venti di lunghezza (solo per aprirla ci vorrà almeno mezzo minuto) e nella quale ci sono i nomi di ben 19 candidati sindaco e 40 liste.