Idem, balle sull'Imu. Belpietro a Letta: "Si deve dimettere"

Il direttore di Libero: "Il ministro non è di buon esempio, soprattutto se si fa parte di un governo che dell'evasione fiscale ha fatto un suo punto d'orgoglio"
di Andrea Tempestinidomenica 23 giugno 2013
Josef Idem

Josef Idem

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La storia ormai è nota. Il ministro per le Pari Opportunità, Josefa Idem, possiede un paio di immobili con il marito a Santerno, provincia di Ravenna. La canoista prestata al Pd risiedeva in uno di questi, nell'altro il coniuge e i due figli. Ma dal 2008 la campionessa olimpica abitava da sola in quella che, si è scoperto in seguito a un controllo, sarebbe stata una palestra. Ovvio il sospetto, che assomiglia sinistramente a una certezza: la Idem e il marito potrebbero aver vissuto sotto lo stesso tetto, e la residenza-palestra potrebbe essere servita a non pagare le tasse. Furbizia fiscale - Insomma, un escamotage per pagare meno Ici e meno Imu. Un caso di furbizia fiscale. E di fatto, che ci siano in ballo dei macati pagamenti allo Stato, lo ha implicitamente ammesso anche la Idem: circa 15 giorni fa ha versato all'Erario tutto ciò che non aveva versato in precedenza. Il punto è che, come scrive il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, sul quotidiano in edicola oggi, giovedì 20 giugno, "un ministro delle Pari opportunità che ha approfittato dell'opportunità di far fessi gli uomini dell'agenzia delle entrate, non è di buon esempio. Soprattutto - continua Belpietro - se si fa parte di un governo che dell'evasione ha fatto un suo punto d'orgoglio". Belpietro: "Dimissioni" - Ieri, mercoledì 19 giugno, anche le forze politiche di opposizione sono andato all'attacco della ministra-furbetta. La Lega Nord e il Movimento 5 Stelle, infatti, ne chiedono le dimissioni. Il Carroccio, da par suo, ha presentato anche una mozione di sfiducia individuale. E un passo indietro lo chiede anche Libero. "Farsi dare lezioni sulle pari opportunità e altro da una campionessa di slalom tra le norme fiscali non ci pare il caso. Meglio perciò che la signora si dimetta. Prima che la dimetta qualcun altro", conclude Belpietro.