Napolitano chiama SilvioMa il Cav non rispondeOramai lo chiama "Quello là"

di Lucia Espositodomenica 29 settembre 2013
Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano

Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano

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Sembrava essere tornata la pace, sembrava che forssero tornate a volare colombe tra Arcore e il Colle. Ma dopo le durissima presa di posizione di Giorgio Napolitano contro la decisione dei parlamentari azzurri di presentare la dimissioni di massa in caso di decadenza,  tra Giorgio e Napolitano è di nuovo gelo. Un gelo che l'ex premier non nasconde ai suoi. In pubblico, come scrive la Stampa in un retroscena, Berlusconi si rivolge al Capo dello Stato chiamandolo "quello là". Ma il segnale più evidente della rottura è il gran rifiuto che Berlusconi ha opposto a una telefonata del Presidente. Napolitano, stanco delle ormai inconcludenti intermediazioni di Gianni Letta e delle colombe del Pdl avrebbe telefonato a Silvio Berlusconi ma questi gli ha risposto picche. Era un tentativo disperato del Colle di rimettere insieme quel poco che resta delle larghe intese, un tentativo (dopo il colloquio) con Enrico Letta di prolungare la vita a un governo ormai in stato comatoso.  In mattinata il Quirinale smentisce che il Presidente abbia telefonato al Cavaliere.  Gianni ed Enrico Il gran rifiuto arriva in una giornata, quella di vernerdì 27 settembre, ad altissima tensione poltiica. Prima lo scontro quando Letta ha spiegato ad Alfano che quello che inende chiarire in Senato tra pochi giorni è il fatto che la decadenza di Berlusconi da senatore e il voto in giunta devono rimanere fuori dalle questioni di governo. Alfano ha chiarito che questo auto aut non sarà mai accettato.  Per la prima volta dal giorno dell'insediamento di Enrico, a Palazzo Chigi è arrivato anche lo zio Gianni e questo è il segnale più evidente che tira un'aria pesantissima: per la prima volta zio e nipote trattano alla luce del sole.  M