Pd, l'appello di attori e intellettuali: "Eleggete subito segretario"

Trentuno artisti si rivolgono ai democratici per chiedere una leadership forte. Vogliono vincere e incrociano le dita per Bianca e Gad
di Michele Chiccodomenica 29 settembre 2013
Pd, l'appello di attori e intellettuali: "Eleggete subito segretario"
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"D'Alema, dì qualcosa di sinistra". Bei tempi quelli dei girotondi di Nanni Moretti, con tutti gli intellettuali spassosi d'Italia uniti contro il nemico: Silvio Berlusconi. Di stagioni politiche ne sono trascorse a decine da quei giorni, oggi i fratellini di Moretti tornano alla carica. L'obiettivo è il Pd: "Non perdete più tempo!". Bravi, i maestri del belpensiero finalmente tornano a dire a tutti come si fa. Adesso sì che il Pd si muoverà e farà il bene dell'Italia: quando i compagni dell'arte e della cultura chiamano, la politica sinistra risponde. Come sempre. Apparato - "Siamo elettori ed elettrici del Pd. Molti di noi, per decenni, hanno votato i partiti che ne sono all'origine. Dunque il Pd è anche nostro, non solo dell'apparato". Parte così l'appello dell'intellighenzia rossa italiana: votavono comunista, insomma, e ora vogliono che i democratici tornino a fare i comunisti. Mica si scherza: c'è il "bisogno e l'urgenza di un partito capace di scegliere il leader che possa favorire quella vittoria netta e indiscutibile sempre mancata". Basta con Pierluigi Bersani o Walter Veltroni: il Pd deve resuscitare Enrico Berlinguer che, anche se non vinceva, almeno aizzava le piazze rosse.  Forza, Italia! - "Assistiamo invece - scrivono nell'appello - a manovre confuse e irresponsabili. Noi vi chiediamo, prima che il nostro amato Paese patisca danni irreparabili, di restituire all'Italia ora e subito un partito rinnovato e vincente". Vogliono che il Pd reagisca, che si svegli: bisogna lasciare alle spalle gli anni del berlusconismo e tornare a sinistra. "Non c'è tempo da perdere!", dicono e chissà che ne pensano i candidati alla segreteria del Pd. Ma soprattutto chissà che ne pensano tutti quelli che sono costretti a sorbirsi le elucubrazioni mentali di questi intellettuali.  Chi sono? - A firmare l'appello alcuni (31) mausolei della cultura italiana: Giancarlo Bosetti; Isabella Bossi Fedrigotti; Marellina Caracciolo; Liliana Cavani; Cristina Comencini; Licia Conte; Angelo Curti; Marcella Diemoz; Piera Degli Esposti; Domenico De Masi; Tullio De Mauro; Biancamaria Frabotta; Nadia Fusini; Chiara Gamberale; Annamaria Guarnieri; Valerio Magrelli; Franco Marcoaldi; Antonio Pascale; Elio Pecora; Sandro Petraglia; Sandra Petrignani; Paolo Petroni; Andrea Purgatori; Stefano Rulli; Serena Sapegno; Mirella Serri; Toni Servillo; Brunello Tirozzi; Riccardo Tozzi; Carlo Verdone; Luciano Virgilio. Immortali - Alcuni di loro fanno davvero parte della storia della cultura italiana: sono lì a pontificare da decenni senza che nessuno li possa toccare. Fanno parte di quella classe intellettuale che prova a indirizzare la politica. Falliscono, ma non demordono. Ora nel mirino c'è il Pd: vai a vedere che questa è la volta buona per vincere. Il loro tempismo è quasi perfetto: proprio nelle ultime ore si è fatta avanti l'ipotesi della candidature di Gad Lerner alla segreteria dei democratici. Appena ieri, invece, si parlava della Bianca Berlenguer che di quell'Enrico è figlia. Sarà che gli intellettuali hanno visto terreno fertile e ci hanno provato. Senza dire niente a Bianca e Gad perché non si sa mai: "Magari sta volta ci va alla grande".