Quando Vendola festeggiava a Bari l'indipendenza del Kazakistan

Oggi chiede "dimissioni immediate" e "igiene istituzionale", ma un tempo stava al fianco dell'ambasciatore in Italia
di Sebastiano Solanodomenica 21 luglio 2013
Vendola Re della Casta. Di Benny

Vendola Re della Casta. Di Benny

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"Diventare corresponsabili di un dittatore e delle sue pratice è inaccettabile. Le dimissioni di Alfano sono un atto di igiene istituzionale". E ancora: "Vogliamo sapere se l'ultima novità che arriva da Palazzo Chigi sull'incredibile vicenda della famiglia del dissidente kazako, consegnata al regime del Kazakhistan 'ad insaputa del governo italiano' - ha affermato Vendola in uan dichiarazione - avrà un effetto concreto sull'incolumità e sulla sicurezza della signora Shalabayeva e sulla bambina". Le parole sono del presidente del Sel Nichi Vendola che più di tutti, sin dall'inizio della storia del dissidente kazako, si è speso nel chiedere le dimissioni di Angelino Alfano. Per Vendola, insomma, in Kazakistan vige la "dittatura", quello guidato da Nazarbayev è un "regime". Nel 2011, però, come rivela Linkiesta, Vendola non faceva tante storie e a Bari festeggiava l'indipendenza dello stato kazako insieme all'ambasciatore a Roma Almaz Khamzayev. Come dire: i tempi cambiano, le idee pure.