La profezia di Casini: Cav è intelligentealla fine si dimetterà dal Senato

Pierferdy: "Serve un nuovo bipolarismo, dovrà aprirsi una nuova riflessione. Vedremo cosa succede"
di Lucia Espositodomenica 18 agosto 2013
Casini, il Pdl vuole cacciarlo fuori dal Ppe?

Casini, il Pdl vuole cacciarlo fuori dal Ppe?

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Pier Ferdinando Casini si dice convinto che sarà lo stesso Silvio Berlusconi a lasciare il seggio a Palazzo Madama. "Perché conosco la sua intelligenza e so che il presidente più longevo del Dopoguerra eviterà l’umiliazione di un voto che, al Senato, lo vedrebbe pesantemente sconfitto" e concede al Cavaliere l'onore delle armi: "Mi rendo conto che per lui è una prova dura, ma solitamente nelle circostanze difficili dà il meglio di sè". Pier Ferdinando Casini, intervistato dal Corriere della Sera, rileva anche che "d’altronde è lui che ha chiesto di separare le sue vicende giudiziarie da quelle del governo, e che continua a sostenere Letta".    Il futuro del partito - E allora, è l’indicazione di marcia che arriva dal leader Udc, "Se dobbiamo andare verso il bipolarismo del futuro, e creare nuove convergenze in nome delle comuni appartenenze europee del Ppe, l’atteggiamento politico del Pdl in questo momento non può avere equivoci".   A chi gli chiede, in altre parole, se i centristi potrebbero ritrovarsi insieme al Pdl, se il partito di Berlusconi scegliesse la via del sostegno al governo, Casini risponde così: "In questo momento è giusto e doveroso che il Pdl si stringa accanto a Berlusconi, gli dia la massima solidarietà. Poi è chiaro che dovrà aprirsi una riflessione in tutto il partito: so che alcuni stanno già pensando a come rimettersi in marcia, vedremo i fatti e le scelte".    La sentenza di condanna Quanto, invece, al tema della "agibilità politica di Berlusconi, "io sinceramente non capisco bene di cosa si stia parlando. Il tema della sentenza di Berlusconi - riprende Casini - non è eludibile. Bisogna prendere atto, con rispetto e senza giudizi sprezzanti, che la sentenza c'è stata e che avrà i suoi effetti. A parte che pretendere in questo momento la grazia o provvedimenti speciali serve solo a non ottenere nulla, ma concretamente, non vedo cosa ci si potrebbe inventare. Oltretutto, qualsiasi provvedimento parlamentare dovrebbe passare là dove il Pd ha una larga maggioranza: un Pd che è impensabile possa agire sfidando sentimenti, convinzioni e umori della propria base"