(Adnkronos) - "Il primo profilo - sostiene Draghetti - riguarda la democrazia: avremo un sindaco metropolitano eletto solo dai cittadini di Bologna, un consiglio metropolitano composto dai sindaci di Comuni sopra i 15 mila abitanti (cioé 13 sindaci su 56), più i presidenti delle Unioni, che in diversi casi corrispondono". Inoltre, prosegue la presidente della Provincia, "la Conferenza metropolitana funzionerà con il voto ponderato grazie al quale i 4 sindaci dei Comuni più grandi avranno la maggioranza assoluta". La seconda questione riguarderebbe il miglioramento e l'efficacia dei servizi. "Un sindaco di un Comune del territorio potrebbe essere: sindaco, membro o presidente della sua Unione, membro del Consiglio metropolitano, membro della Conferenza metropolitana e potrà inoltre avere anche qualche delega sul territorio metropolitano affidatagli dal sindaco metropolitano" argomenta Draghetti chiedendosi "quale garanzia di attenzione e di reale impegno ci può essere in tutti questi ambiti?". "Le riforme - conclude - non si devono fare per dare dei segnali ma per risolvere problemi e produrre cambiamenti possibilmente in meglio".