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M5S: "Se cade il governo realizzare 5 punti con il Pd"

L'email del capogruppo Nuti: "Se Napolitano non scioglie le Camere noi al lavoro con il Pd". Poi smentisce l'apertura, ma il trucco è vecchio
di Francesca Canelli domenica 4 agosto 2013

Beppe Grillo

2' di lettura

Il MoVimento 5 Stelle e il Partito Democratico. Un'alleanza impossibile? Forse. O Forse no. Secondo Beppe Grillo non ci sono possibilità: da mesi - da prima delle elezioni e durante le consultazioni in cui Pier Luigi Bersano lo "corteggiava" - il comico ha sempre detto che i pentastellati, con i democratici, non ci andranno mai. Anche il guru Gianroberto Casaleggio ha recentemente spiegato che "se il M5S si allea con il Pd, io me ne vado". La email - Poi però si scopre una email che scuote i grillini. Ed è il capogruppo alla Camera, Riccardo Nuti (fiero oppositore dei democratici), a mandarla ai parlamentari M5S. Nel testo si legge: "Che cosa dovrebbe fare il Pd? Chiudere con il governo, fare una legge elettorale con noi e andare a votare. E se Napolitano non volesse sciogliere le Camere allora toccherebbe a noi, dopo questo fallimento. Un governo su cinque punti: legge elettorale, reddito di cittadinanza, misure PMI, abolizione finanziamento pubblico ai partiti, legge conflitto interessi. Le risorse vanno trovate nel taglio dei costi della politica, su F35, Tav ed Expo". Un manifesto programmatico, quindi. Confuso, sì, ma che prevede un'intesa con il Pd.  Smentita fulminea -  - Più veloce di Casaleggio che dice "o me o l'alleanza col Pd", arriva però la smentita di Nuti su Facebook: "Dopo il titolo falso di Repubblica di più di un mese fa su una cosa mai detta, oggi viene scritto di una nostra apertura al Pd ovviamente falsa. Lo abbiamo detto più volte: il Pd è il Pdl e con il Pd mai". Eppure le parole di quella email sono lì, nero su bianco. Certo, ormai siamo abiutati alle fulminee smentite dei pentastellati: lanciano il sasso e nascondono la mano. Peccato però che l'email non sia possibile nasconderla. Il signor Nuti nega qualunque apertura, ma è difficile dare una diversa interpretazione alle sue parole. Lo scenario - I grillini, insomma, tentano il Pd e poi si nascondono. Lo scenario politico è caotico, il governo Letta dopo la condanna di Berlusconi rischia il collasso. Il Pdl promette battaglia, tra manifestazioni e dimissioni minacciate. Gli azzurri chiedono la grazia e, dal Quirinale, filtrano indiscrezioni che danno conto di un Giorgio Napolitano sempre più contrariato, pronto anche a lasciare la presidenza della Repubblica. E se venisse giù tutto, insomma, il M5S fa vedere di esserci. Strizza l'occhio ai democratici. Poi - forse temendo le reazioni del grande capo Grillo - dice di non averlo fatto.

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