Rosatellum, Calderoli contro il M5S: "Avete svenduto la vostra protesta per una diretta televisiva"

di Zaccardi Micheledomenica 29 ottobre 2017
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Dopo le proteste del Movimento 5 Stelle contro l'approvazione del Rosatellum, definita una legge fascista, il senatore leghista, Roberto Calderoli, ironizza sugli esponenti grillini. "Vi ho invidiato ieri, quando avete occupato i banchi del governo, gridando contro l'attentato alla democrazia" ha raccontato in aula, durante il dibattito sulla riforma elettorale. "Io però al vostro posto, davanti ad un vero attentato, sarei rimasto lì a oltranza. Peccato invece che, un secondo dopo, ho visto il vostro capogruppo Endrizzi, nel corridoio dietro l'aula, che trattava con il presidente Grasso, cui avevate appena urlato di dimettersi, offrendogli di sospendere la protesta in cambio della diretta televisiva". Il Movimento di Grillo si è intestato la battaglia contro la "schiforma" elettorale che, a loro avviso, sarebbe stata fatta solo per danneggiarli. "Se il Movimento Cinque Stelle ha svenduto la propria protesta per una diretta televisiva" rincara la dose Calderoli, "è chiaro che fa parte della commedia contro cui strilla. Ma, alle prossime elezioni, il M5s farà la figura della comparsa". Per i parlamentari del 5 Stelle gli ultimi giorni sono stati un vero tour de force. Tra chi si è sbracciato ripetendo a macchinetta il discorso precompilato dalla Casaleggio Associati, chi si è lasciato andare a gesti inverecondi, chi ha definito il Rosatellum un "Bunga-Bunga", "un'orgia tra candidati", i grillini hanno cavalcato la discussa riforma, per provare di nuovo a essere il grimaldello che scardina il Palazzo. Tentare di "aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno", come dissero quando vennero eletti all'inizio della legislatura, nel 2013. Purtroppo è solo apparenza. Il M5S assomiglia sempre di più alla "Balena bianca", lo scudo crociato sostituito dalle stelle, attento a non scontentare nessuno e ad accontentare tutti, destreggiandosi per non prendere mai posizione su questioni che non siano beghe politiche da strumentalizzare a proprio vantaggio. Presunti vittime di complotti e di media che li osteggiano, i grillini i finiranno per esserlo veramente vittime, ma delle elezioni.