Giuseppe Conte, il premier rinuncia al concorso per la docenza alla Sapienza: "Per personale sensibilità"

di Gino Coalasabato 15 settembre 2018
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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha deciso di rinunciare al concorso per la cattedra da docente di diritto privato alla Sapienza. Oggi il premier aveva in programma l'esame di inglese presso l'ateneo romano, ma aveva ottenuto un rinvio per ragioni istituzionali. Una mossa inaspettata, visto che nei giorni scorsi aveva lasciato intendere che non avrebbe proseguito l'iter per ottenere la cattedra, visto che la domanda risaliva a quando non aveva ancora ricevuto l'incarico da Sergio Mattarella. In una rara diretta Facebook, Conte ha chiarito: "Non ho mai pensato di ricavare una poltrona a vita da questo incarico, ecco perché mi sarebbe piaciuto partecipare a questo concorso come un semplice cittadino. Però io ho deciso: rinuncio a questo concorso per ragioni di personale sensibilità" "Noi siamo il governo del cambiamento - scandisce il premier - Non voglio che anche solo il sospetto di lucrare di un vantaggio da questa mia posizione possa offuscare la mia carriera personale e possa creare un qualche sentimento negativo da parte dei cittadini che ci hanno votato". La domanda per partecipare al concorso per una cattedra alla Sapienza risale a "quando non ero premier", ovvero al "mese di febbraio", e l’ipotesi di diventare presidente del Consiglio "non era nella mia mente e sono sicuro non fosse nemmeno nella mente di Salvini e Di Maio". Conte ha puntualizzato che non si sarebbe trattato comunque "di una promozione: sono ordinario da tanti anni a Firenze, partecipando a questo bando concorsuale avrei avuto possibilità di trasferirmi qui", a Roma. "Sono residente qui - precisa infatti Conte - volevo stare più tempo con mio figlio. Si è detto di tutto, che questa prova di inglese toglierebbe tempo alla mia attività di ufficio: attenzione, si tratta di un colloquio di 15 minuti, non è la prova decisiva in un bando del genere. Si è detto ancora che sarei in conflitto d’interesse, attenzione perché non c’è alcun conflitto interesse dal punto di vista giuridico".