Il disastro del Pd spiegato in modo plastico da queste parole di Nicola Zingaretti, intervenuto ad Agorà Estate su Rai 3. Si parla della mozione di sfiducia presentata dal Pd contro Matteo Salvini per la vicenda dei presunti fondi russi (mozione presentata dopo l'intervento di mercoledì 24 luglio di Giuseppe Conte al Senato). Disastro perché? Presto detto: la sinistra, piuttosto che picchiare duro contro la Lega per l'inchiesta che Espresso e magistrati hanno servito sul consueto piatto d'argento, continua a scannarsi. Infatti Zingaretti coglie l'occasione per picchiare duro contro Matteo Renzi, il quale insieme a Maria Elena Boschi aveva chiesto già la scorsa settimana di presentare la mozione di sfiducia: "Non presentiamo una mozione di sfiducia al buio, che può essere un pregiudizio. Noi aspettiamo che si spieghi e valuteremo", afferma Zingaretti. Insomma, fa la lezioncina a Renzi. Poi, certo, critica anche Salvini. Ma il fatto che la priorità sia regolare i conti all'interno del partito la dice lunghissima su questa sinistra. Leggi anche: Bechis: sfumato l'accordo Zingaretti-Salvini, le conseguenze