Nel deserto del Pd è Stefano Bonaccini a vincere le primarie per il candidato governatore del centrosinistra alla Regione Emilia Romagna per il dopo Errani. Bonaccini, con 34.751 voti, pari al 60,93%, ha sconfitto lo sfidante Roberto Balzani, che con 22.285 voti, si è fermato al 39,07 per cento. Ma la festa per il renziano è limitata: negli 800 seggi allestiti nella regione, complessivamente si sono recati appena 58.119 cittadini, vale a dire poco più di un terzo dei 155mila che avevano partecipato alle primarie per i parlamentari del 30 dicembre 2012 e "meno degli iscritti al partito", come ha sottolineato lo stesso Balzani. L'ombra dell'inchiesta sulle spese pazze - "Era la prima volta che si votava solo a livello regionale e non nazionale e in 15 giorni abbiamo dovuto impostare la nostra campagna elettorale", ha commentato Bonaccini ad Agorà (Raitre) lunedì mattina, mostrando comunque soddisfazione. "In queste condizioni avere portato 60mila persone a decidere di dovesse essere il loro candidato non è poco - ha continuato -, dato che altre forze politiche decidono solo sulla base di pochissime preferenze su web". "Le vicende giudiziarie poi non hanno certo aiutato - ha aggiunto Bonaccini, per cui è stata chiesta l'archiviazione in relazione all'accusa di peculato per le spese pazze in consiglio regionale -, ma io ho sempre detto che ho fiducia nella giustizia e non credo nella giustizia a orologeria".