E' sempre stato dietro le quinte, ma ultimamente sembrava del tutto sparito dallo scenario politico. Invece, ecco che torna di prepotenza. Gianni Letta, zio del premier, non è affatto rottamato anzi, sopratutto dopo la determinazione con cui Silvio Berlusconi vuole lanciare il direttore di Studio Aperto e del Tg4 nell'agone politico, torna più legittimato che mai. Perché nel momento del bisogno Silvio si rivolge al suo amico di sempre. I falchi, da Verdini a Santanché credevano che il moderato Gianni, l'uomo del dialogo, così vicino al Colle (secondo loro troppo) fosse stato esautorato dopo la seprazione con Alfano. Invece... Invece ecco che Gianni Letta è tornato, anche nel suo ruolo di mediatore, di tessitore di trame e disegni politici. Un segnale evidente del suo ritorno in pista, come fa notare Dagospia, è il fatto che negli ambienti azzurri i toni contro Giorgio Napolitano si sono smorzati. Da non trrascurare, inoltre, l'incontro che ieri Letta zia ha avuto con il vicepremier Angelino Alfano e che, inserita in questo contesto, si legge proprio come un ponte lanciato al Nuovo centrodestra per un ritorno a casa dopo la rottura. I falchi non digeriscono, non accettano che Berlusconi consegni direttamente il partito nelle mani di Giovanni Toti, considerato "esterno". Ma il Cavaliere sembra ormai determinato a seguire la strada del rinnovamento e vuole trasformare quello che per i falchi è un "handicap", il fatto che il superdirettore Mediaset non abbia alcuna esperienza politica in un punto di forza. Ed ecco che si torna ancora a Gianni Letta. Stando a quanto scrive Dagospia, infatti, se a sponsorizzare Giovanni sono stati Fedele Confolanieri e Mauro Crippa, a lanciarlo nel mondo della politica, introdurlo nei meandri romani del potere, sarà proprio Gianni Letta esattamente come ha aveva fatto vent'anni fa con Silvio Berlusconi.