Bersani operato, Sallusti: "Forza Pier". Da Grillo veleni su Napolitano, Renzi e Letta

di Giulio Bucchidomenica 12 gennaio 2014
Bersani operato, Sallusti: "Forza Pier". Da Grillo veleni su Napolitano, Renzi e Letta
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Sta meglio, Pierluigi Bersani. Le notizie che arrivano dall'ospedale di Parma, dove l'ex segretario del Pd è stato operato per l'emorragia cerebrale che ha l'ha colpito domenica mattina, sono rassicuranti. Dopo aver parlato con moglie e figlie, aver scherzato con i medici ("Cosa ha fatto la Juventus?", la sua prima domanda) e aver promesso al premier Letta un incontro "il prima possibile", magari Pier troverà anche il tempo, con calma, di leggersi i tantissimi messaggi di auguri piovutigli addossi tra agenzie di stampa, sms, Twitter e Facebook da giornalisti e politici. Compagni di partito o avversari, poca differenza. Gli hanno dedicato un "abbraccio affettuoso" Matteo Renzi, Romano Prodi e Silvio Berlusconi. ll direttore del TgLa7 Enrico Mentana ha parlato di "lacrime di coccodrillo". Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, sempre caustico e poco tenero con lo "smacchiatore di giaguari" ha fatto di più, titolando a tutta pagina il quotidiano di via Negri con uno strillato "Oggi forza Bersani": "Stavolta votiamo per lui", ha scherzato affettuosamente Sallusti massacrando poi "la Rete dei cretini". Tutti quegli "sciacalli", cioè, che sul web (sui siti di Fatto quotidiano e Repubblica, in particolare) hanno commentato la notizia del malore di Bersani con un carico di odio e veleno inaudito, augurandosi la morte dell'ex segretario.  Il messaggio velenoso di Grillo - Tra tutti i protagonisti, l'ultimo a commentare la notizia è stato proprio l'uomo che più si è opposto al Bersani politico tra febbraio e aprile scorso: Beppe Grillo. Il leader del Movimento 5 Stelle, che per mesi ha chiuso la porta in faccia alle proposte di intesa col Pd (timide, magari equivoche, ma comunque proposte) dell'allora premier incaricato, oggi rivolta la frittata. Sul suo blog saluta Bersani con un caloroso "Ti aspettiamo, non fare scherzi" ma prima trova il modo di levarsi qualche sassolino dalla scarpa e non rinuncia a seminare zizzania: "Oggi tutti, soprattutto i falsi amici, fanno gli auguri di una pronta guarigione a Bersani - esordisce il post -. E' un coro sospetto di personaggi che, in molti casi, devono a lui carriera e successo politico. Bersani ha avuto un pregio, quello di apparire umano, un grande pregio in un mondo di politici artefatti e costruiti a tavolino come dei pupazzi in vendita ai grandi magazzini della politica". Primo commento: nell'ormai mitologico confronto in streaming tra Bersani e i due capigruppo grillini Vito Crimi e Roberta Lombardi l'impressione non era proprio questa: ricordate quel "Mi sembra di essere a Ballarò" con cui esordì sprezzante la capogruppo 5 Stelle alla Camera davanti a un prostrato (e basito) Bersani? Vabbè, la memoria è corta. "In fin dei conti, la sua volontà di smacchiare il giaguaro si è avverata - prosegue Grillo, regalando una carezza all'avversario sempre deriso o peggio accusato di connivenza col Cavaliere -. Credo che abbia sempre saputo che i suoi veri nemici non erano i Cinque Stellle, ma alcuni dei suoi compagni di partito e personaggi delle istituzioni". Abbracciare Bersani per pugnalare Napolitano, Renzi, Letta e compagni. E' un Grillo parlante, ma a volte sembra un avvoltoio. La visita di Matteo -  Matteo Renzi è stato questo pomeriggio all’ospedale Maggiore di Parma in cui è ricoverato Pier Luigi Bersani. Il segretario del Pd è arrivato al nosocomio dopo le 17 ed è entrato da un ingresso secondario, per schivare la folla di giornalisti che lo attendeva. "Lo Aspetto a Roma per tornare a discutere, anche a litigare - ha detto il segretario del Pd al termine della breve visita - l'importante è che sia riuscito a superare questa fase".  "E' bellissimo l’affetto che è arrivato da tutti - ha sottolineato il sindaco di Firenze - oggi ho visto parole belle da tutti nessuno escluso".   Adesso, ha insistito, "diamo a Bersani tutto il tempo necessario perchè si riprenda e torni a combattere con la forza che lo contraddistingue".