Affari di famiglia. Anzi, affari in famiglia. La coppia più imbarazzata della politica attuale, quella composta dal ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo (ex Pdl, oggi Ncd) e il deputato Pd Francesco Boccia, finisce nel mirino de L'Espresso. Il settimanale di De Benedetti punta il dito sulla fitta rete di amici, ex fidanzati ed ex collaboratori che in un modo o nell'altro hanno trovato un posto ben retribuito in qualche struttura ministeriale. Una connection che trova terreno fertile, accusa L'Espresso, nei due territori d'origine di marito e moglie, Puglia e Benevento. Gli amici di Boccia - Il ministro, nella bufera per il caso intercettazioni e la gestione dell'Asl di Benevento (venerdì mattina alle 9 riferirà alla Camera), ha da poche settimane indicato il nuovo capo di gabinetto: è Ferdinando Ferrara, ex dirigente del Dipe vecchia conoscenza di Boccia ai tempi della Presidenza del consiglio dei ministri. Ferrara, scrive l'Espresso, percepirà uno stipendio di 294mila euro e risulta possessore di centinaia di ettari di terreni coltivati e migliaia di ulivi in Puglia: discreto conflitto d'interessi per chi dovrà occuparsi di decreti legati all'agricoltura. Il nuovo vice di Ferrara è Bartolomeo Cozzoli, avvocato del Pd di Bisceglie e dunque concittadino di Boccia. Anche lui viene dal Dipe, dove aveva una consulenza da 50mila euro. Trombati e riciclati - Nell'area di Boccia gravitano anche Francesco Rana, ex assistente del deputato democratico, nel 2013 capo della segreteria tecnica del sottosegretario Filippo Patroni Griffi al modico prezzo di 190mila euro l'anno, e Sergio Zucchetti, pure lui ex assistente di Boccia all'università Carlo Cattaneo e fino a pochi giorni fa amministratore delegato di Sin, società del ministero delle Politiche agricole gestito, appunto, dalla signora Boccia. Nel 2013 Ferrara ha accordato un contratto da 80mila euro a Palazzo Chigi anche ad Angelo Maria Argento, avvocato d'area Pd trombato alle scorse elezioni e consulente del solito Sin. Il circolo di Nunzia - Nel Ministero della De Girolamo ci sono poi altri amici degli amici. L'Espresso cita il suo ex fidanzato Antonio Tozzi (al Sin a 175mila euro l'anno), di cui Boccia avrebbe saputo solo attraverso la stampa, Luigi Barone e Giacomo Papa, i due nomi forti con cui la De Girolamo discuteva anche dell'Asl di Benevento. E ancora amiche intime e pure "un generale sannita indagato in uno stralcio dell'inchiesta P4 ma nominato commissario straordinario di Agea, l'azienda del ministero che si occupa dei miliardi della Pac".