Il Pd mette nel mirino Angelino Alfano. E lo fa sfuttando ancora una volta il caso kazako di Alma Shalabayeva. Quattro senatori del Pd hanno deciso di depositare oggi un’interrogazione per chiedere che il ministro dell’Interno, Alfano, riferisca con urgenza in Aula sulle dichiarazioni rese dal suo ex capo di gabinetto, Giuseppe Procaccini, circa la vicenda Shalabayeva. A quanto si è appreso, prima firmataria è la senatrice renziana Isabella De Monte, così come vicini al segretario del Pd sono gli altri sottoscrittori della richiesta. "Il ministro Alfano disse in Parlamento che sul caso Shalabayeva 'non era mai stato informatò. Il suo ex capo di gabinetto Procaccini, ascoltato dalla Procura, ha fornito una ricostruzione molto diversa. A questo punto il capo del Viminale deve decidere se non sia il caso di aggiornare la sua versione dei fatti", si legge nell’interrogazione urgente rivolta allo stesso Alfano da De Monte, Cantini, Scalia e Marcucci. L'interrogazione - "Procaccini ha detto ai giudici di essere stato informato dal ministro di una comunicazione avvenuta con l’ambasciatore del Kazakistan riguardo ad una questione di grave minaccia alla pubblica sicurezza. Aveva forse preventivamente autorizzato le nostre forze di polizia? Infatti a poche ore di distanza, il 28 maggio dello scorso anno a Casal Palocco viene condotto un vero e proprio blitz che portò tre giorni dopo all’espulsione dei familiari di Ablyazov", si sottolinea. I parlamentari ricordano che nello stesso blitz "venne selvaggiamente picchiato anche il cognato della signora Shalabayeva, Bolat Seraliyev, come confermato dai referti del pronto soccorso dell’Aurelia Hospital, episodio di cui però non c'è traccia nella successiva inchiesta amministrativa del ministero dell’Interno". "Chiarimento urgente" - L'interrogazione si conclude con la richiesta urgente di un chiarimento del ministro, a seguito delle dichiarazioni fornite ai giornali e alla Procura da Procaccini. Insomma i dem dopo aver chiesto alla De Girolamo di riferire in Parlamento per le intercettazioni telefoniche apparse sul Fatto, adesso puntano il dito contro Alfano. Nella maggioranza ormai è si è aperta la caccia ai ministri di Ncd. E l'equilibrio di Letta e della sua squadra si fa sempre più precario...