Maurizio Gasparri rinviato a giudizio per peculato

di Andrea Tempestinidomenica 20 aprile 2014
Maurizio Gasparri rinviato a giudizio per peculato
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Maurizio Gasparri finisce alla sbarra. Il Senatore di Forza Italia è stato rinviato a giudizio dal gup Cinzia Parasporo per il presunto uso illecito di 600mila euro destinati al funzionamento dell'attivita del Pdl e che invece sono stati investiti nel marzo del 2012 per l'acquisto di una polizza vita intestata a lui, con l'indicazione dei suoi eredi legittimi quali beneficiari in caso di morte. Il processo inizierà il prossimo primo ottobre davanti ai giudici della decima sezione penale del tribunale di Roma. Gasparri, nel dettaglio, dovrà rispondere del reato di peculato, come contestato dal procuratore capo Giuseppe Pignatone, dagli aggiunti Nello Rossi e Francesco Caporale e dai pm Alberto Pioletti e Giorgio Orano. La difesa del Senatore - "Apprendo con sorpresa e amarezza che è stato disposto il mio rinvio a giudizio - ha commentato Gasparri -. Ritenevo che l'evidenza dei fatti imponesse una decisione diversa. Così non è stato". Il senatore di Forza Italia aggiunge: "Il dibattimento pubblico consentirà una conoscenza puntuale della vicenda e si comprenderà che non ho mai sottoscritto una polizza vita e che mi sono limitato a tutelare il gruppo parlamentare in previsione di una serie di contenziosi ai quali stava andando incontro". Gasparri conclude: "Mi difenderò ribadendo le cose che ho detto finora perché questa è la verità, ed è una verità che non ammette alcuna interpretazione critica, così come è stato fatto da chi ha ritenuto di individuare nei miei comportamenti profili contestabili. Sono assolutamente sereno perché forte della verità dei fatti".