CATEGORIE

Italicum e Senato: "No alla democrazia padronale"

di Lucia Esposito domenica 6 luglio 2014

3' di lettura

«Il nostro Vietnam sarà la legge elettorale». La riforma del Senato non è ancora arrivata in Aula, le dimensioni del dissenso interno a Forza Italia sono tuttora un’incognita, ma già a Palazzo Madama si guarda al prossimo ostacolo, che rischia di essere perfino più complicato. Del resto le due partite, riforma del Senato e legge elettorale, sono legate. Lo stanno spiegando molto chiaramente, in queste ore, gli esponenti della minoranza del Pd, pronti a dare battaglia sul fronte più delicato del patto del Nazareno, quello su cui si regge l’impalcatura di tutte le riforme. Cioè l’Italicum.  A dar voce all’opposizione interna al Pd, che sulla riforma elettorale promette una guerra persino più aspra di quanto non è accaduto sulla riforma del Senato, è stato Pier Luigi Bersani. «L’Italicum», ha spiegato ieri l’ex segretario, «va modificato, lo capisce anche un bambino. Ci sono le soglie, le liste civetta che prendono voti ma non deputati. E poi bisogna fare in modo che il cittadino possa scegliersi il deputato. Le democrazie che funzionano non sono le democrazie padronali». Tre i punti che si chiede di cambiare: le soglie di sbarramento, soprattutto quelle in basso, le liste bloccate, da sostituire con le preferenze, l’introduzione della parità di genere. Sul fronte della riforma del Senato, tutto è sospeso per il week-end. Lunedì sera Renzi dovrebbe incontrare i senatori del Pd. La mattina dopo in commissione si finirà di votare, esaminando gli emendamenti più spinosi, finora accantonati in attesa dell’incontro di Renzi con Berlusconi. È probabile che su emendamenti non decisivi ci siano modifiche. Ma niente di clamoroso. Mercoledì il testo dovrebbe arrivare in Aula. Se le garanzie che l’ex premier ha dato a Renzi vengono rispettate, non dovrebbero esserci problemi. Al Senato, in ambienti democratici, si calcola che i dissidenti azzurri dovrebbero essere una quindicina. Sommati a quelli del Pd, dei cespugli del Misto e ai grillini, si arriva a una novantina circa. La riforma, con questi numeri, dovrebbe essere salva. «Sempre che Fi non esploda», si aggiunge con qualche preoccupazione nel Pd. Dunque, tutto risolto? Per niente. Chiusa (e solo in prima lettura) la partita del Senato, se ne aprirà un’altra che si annuncia molto più difficile. La minoranza legata a Bersani e Cuperlo e che si riconosce in Area riformista e Sinistra Dem, conta, infatti, all’incirca 40 senatori, che sommati a quelli che guardano a Pippo Civati, anche lui favorevole a modificare l’Italicum, diventano quasi 50. Abbastanza per condizionare la maggioranza renziana del partito. Il ragionamento che si fa da quelle parti è suppergiù questo: caro Renzi, siamo anche disposti a votarti la riforma del Senato, anche se in molti punti non ci convince, ma poi l’Italicum lo devi cambiare. Se no, non contare su di noi. Non è un ricatto, precisa un fedelissimo di Bersani, è che «le due riforme sono legate: se hai già un Senato di nominati, non puoi permetterti di avere una legge elettorale di nominati. Crei un sistema dove un Grande Nominatore sceglie tutto e tutti da solo, dal Parlamento al Csm». E all’obiezione che se si tocca l’Italicum salta l’accordo con Forza Italia, si risponde che «se non si tocca, mezzo Pd non ci sta. Conta più Berlusconi di mezzo Pd?».  I propositi della minoranza Pd potrebbero saldarsi, poi, con quelli di Ncd, pronta a tutto pur di modificare l’Italicum. di Elisa Calessi  

Il confronto Vittorio Feltri glielo dice in faccia: "Renzi, che stupidata"

Botta e risposta PiazzaPulita, Bocchino stronca Renzi: "Amante tradito"

Scintille PiazzaPulita, rissa Renzi-Bocchino: "Chi prendi in giro?", "Parla con Bin Salman"

tag

Vittorio Feltri glielo dice in faccia: "Renzi, che stupidata"

PiazzaPulita, Bocchino stronca Renzi: "Amante tradito"

Roberto Tortora

PiazzaPulita, rissa Renzi-Bocchino: "Chi prendi in giro?", "Parla con Bin Salman"

Italo Bocchino: "Renzi risponderà di ciò che ha appena detto qui in tv", scoppia il caso

L'aria che tira, Mirella Serri: "Meloni usa la morte del Papa", l'attacco è un caso

Intervento surreale a L'aria che tira, il talk show politico di La7 condotto da David Parenzo. Al centro della discu...

Il Papa morto? La sinistra impazzisce per il 25 Aprile

Il governo ha indetto cinque giorni di lutto nazionale - con sospensione delle attività fino a giovedì 24 ...

Corretto l'errore sull'Irpef: cosa cambia subito in busta

"Il Consiglio dei ministri ha approvato un provvedimento per chiarire le regole sulla determinazione degli acconti ...

Come sono ridotti: usano il Papa contro il governo

Poche le certezze. Tra queste il dem Marco Furfaro con l’accento sulla “u”, deputato e responsabile pe...
Alessandro Gonzato