Sondaggio Ixè, Renzi fa il botto ma il Pd non sfonda

di Giulio Bucchidomenica 16 marzo 2014
Sondaggio Ixè, Renzi fa il botto ma il Pd non sfonda
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Le promesse di Matteo Renzi un effetto-choc per ora l'hanno già provocato: in attesa di capire l'impatto del taglio dell'Irpef sull'economia reale, di sicuro gli 80 euro in busta paga fanno bene ai sondaggi sul premier. Secondo Ixé per Agorà, su Raitre, la fiducia nel presidente del Consiglio è oggi al 59%, rispetto al 55% del 28 febbraio. I diretti rivali del segretario Pd, invece, sono in calo: Beppe Grillo passa dal 27 al 26%, Silvio Berlusconi dal 21 al 20 per cento. Perché Renzi può farcela - Secondo la rilevazione, che è precedente alla conferenza stampa di mercoledì scorso ma che risente chiaramente del battage mediatico orchestrato da Renzi nelle ultime due settimane, il 55% ha fiducia nell'esecutivo (il 7 marzo era il 50%). E il giudizio complessivo sul programma dell'esecutivo è buono. Il 67% degli intervistati si dice soddisfatto, con punte dell'82% tra gli elettori del Pd ma con un buon gradimento anche tra i simpatizzanti di Forza Italia (68%) e M5S (56%). Secondo Ixè, il 54% degli italiani è convinto che nei prossimi 100 giorni Renzi riuscirà a fare quanto promesso perché "più determinato dei predecessori" (61%), "più competente" (17%) o perché "segretario del partito di maggioranza" (14%), a differenza di quanto accaduto a Romano Prodi ed Enrico Letta. L'effetto sui partiti - Il gradimento di Renzi in qualche modo traina il Partito Democratico in chiave elettorale, anche se l'effetto del premier non è così galvanizzante. Se si votasse oggi alle politiche, il Pd sarebbe al 31% (+0,5) davanti a Forza Italia al 22% (-0,8), Movimento 5 Stelle al 21,9% (+0,9), Lega Nord al 4% (+0,3), Nuovo Centrodestra al 3,7% (+0,1), Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale al 3,1 (stabile), Sel al 2,9% (-0,5) e Udc all'1,6 (+0,1). Nessuna coalizione (al momento ancora di difficile composizione) raggiungerebbe però la soglia del premio di maggioranza al 37%: il centrosinistra si fermerebbe al 36,4%, poco meno di un punto sopra al centrodestra, al 35,5 per cento. Come andrebbe alle Europee - Interessanti le proiezioni sulle elezioni europee di maggio, che sia per legge elettorale sia per mancanza di coalizioni dà altri risultati. Il Pd si fermerebbe al 29%, Forza Italia salirebbe al 23,4. Ma dietro i due maggiori partiti, occhio alle forze apertamente anti-europeiste come M5S al 22,6%, Lista Tsipras al 6,5% e Lega Nord al 4,5 per cento. Inquietante il dato per Ncd, ferma a un misero 3,3%: se così fosse, addirittura al di sotto dello sbarramento del 4%, gli alfaniani sarebbero costretti a riflettere sulla propria permanenza al governo, come anticipato qualche settimana fa dal senatore Ncd Roberto Formigoni. E per una volta i sondaggi potrebbero inquietare Renzi l'acchiappatutto.