M5S: meetup Napoli, formalizzato allontanamento Pepe dimostrato da fatti

domenica 16 marzo 2014
M5S: meetup Napoli, formalizzato allontanamento Pepe dimostrato da fatti
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Napoli, 11 mar. - (Adnkronos) - Nel corso dell'assemblea del 'Meetup Napoli' di domenica 9 marzo "si è deciso di formalizzare un disagio vissuto dagli attivisti nei rapporti con il senatore Bartolomeo Pepe, di cui si era ripetutamente discusso in precedenti riunioni e sulla Rete, con richieste di confronti dal vivo rimaste inascoltate". E' quanto si legge in un comunicato diffuso dal Movimento 5 Stelle di Napoli, relativo alla riunione tenuta al Vomero domenica scorsa, nel quale si ricorda come "nell'assemblea del 2 febbraio circa 100 attivisti hanno chiesto un incontro con il senatore, assente, per avere chiarimenti circa le rendicontazioni ed altre questioni poco chiare. Di fronte alla reiterazione delle richieste nella discussione dedicata sul Meetup Napoli, il senatore Pepe si cancellava dalla piattaforma, formalmente rimarcando un allontanamento, già ampiamente dimostrato nei fatti, di cui oggi il gruppo di Napoli prende atto". Durante la riunione del 9 marzo quindi "sono state affrontate le questioni emerse nel tempo, e mai risolte, che hanno portato ad una distanza nei riguardi delle vedute e dell'azione del senatore", tra le quali "la ricerca di consensi elettorali personali, non in sintonia con l'agire collettivo del Movimento, attraverso l'apertura di gruppi facebook, in vista della campagna elettorale per le politiche 2013, nelle varie province della Campania, specialmente quella di Napoli" e la "presentazione in autonomia di proposte di legge, risultato di un mero copia e incolla di proposte già depositate da Italia dei Valori nella legislatura precedente, senza coinvolgimento del suo gruppo". Proposte di legge, sottolineano gli attivisti napoletani del Movimento 5 Stelle, "non condivise con il territorio, come il ddl sul rischio vulcanico in corso di discussione sul portale nazionale del M5S, da cui sono stati esclusi dalla zona rossa in maniera arbitraria i quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta, nonostante gli attivisti del movimento napoletano avessero chiesto a gran voce l'inclusione per non lasciare un'area di oltre 100mila persone sprovvista di un piano di evacuazione per il rischio vulcanico rappresentato dai Campi Flegrei". (segue)