L'ultima sfida di Matteo Renzi al Nuovo Centrodestra si chiama civil partnership. Il nome non inganni: si sta parlando di unioni gay, e il testo che il Pd vorrebbe trasformare in legge in autunno potrebbe essere una bomba sotto le poltrone di Angelino Alfano e dei ministri di Ncd. La bozza, anticipata da L'Unità, rappresenta di fatto un passo in avanti concreto verso il modello inglese e tedesco: adozioni a parte, infatti (il punto su cui Carlo Giovanardi è da sempre sulle barricate), i dem prevederebbero la possibilità per le coppie omosessuali di iscriversi all'ufficio dello stato civile in un registro dedicato ai "matrimoni" e usufruire degli stessi diritti e doveri delle coppie eterosessuali sposate: reversibilità della pensione, diritto alla successione in caso di morte, possibilità di assistenza negli ospedali e partecipare ai bandi per le case popolari. Sulle adozioni, peraltro, c'è la scorciatoia: una coppia gay non potrà chiedere un bambino in adozione ma un partner potrà adottare il figlio dell'altro. Il testo sarebbe la sintesi delle varie proposte avanzate finora dai membri Pd in Commissione Giustizia del Senato e riunite in due testi, forse destinati a confluire in un'unica proposta di legge. Di fronte al prevedibile no di Giovanardi e degli esponenti di Ncd, il Pd potrebbe trovare l'appoggio dei senatori del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Ecologia e Libertà. Prove tecniche di cambio di maggioranza?