Come se non bastasse già lo scontro con i sindacati, Matteo Renzi fa infuriare pure gli imprenditori che lo accusano di non aver mantenuto la promessa fatta a Porta a Porta in cui si impegnava a pagare tutti i debiti della Pa entro il 21 settembre. Ad attaccare il premier è stato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: "Le aziende sono in dfficoltà anche per i debiti della pubblica amministrazione. È una vicenda partita molto tempo fa, sono andato anche a parlarne con il presidente della Repubblica, un imprenditore mi ha detto che dalla Regione Calabria i pagamenti si ricevono anche oltre i 700 giorni". Pronta la risposta di palazzo Chigi con una nota: "Grazie all’accordo tra Governo, banche e Cdp lo Stato si è messo nelle condizione di pagare TUTTI i debiti della Pa. E dunque è corretto sostenere che la sfida di liberare risorse per pagare tutti i debiti Pa è vinta", spiega la Presidenza del Consiglio indicando, al momento, un computo di 30 miliardi di debiti solvibili. La nota di Palazzo Chigi sottolinea che dal computo sono esclusi solo 2-3 mld per investimenti che rientrano nei vincoli del patto di stabilità. La nota di palazzo Chigi - "Cerchiamo - si legge nella nota di Palazzo Chigi - di fare un pò di ordine sulla questione dei debiti della Pubblica Amministrazione per evitare che informazioni parziali contribuiscano soltanto a creare confusione. Il dato di partenza è il seguente: oggi lo Stato non è in grado di avere una mappatura chiara, una fotografia certa dei debiti cui deve fare fronte. È il motivo per il quale la fatturazione elettronica, che abbiamo introdotto tra le novità della riforma della Pubblica Amministrazione lo scorso giugno, è lo strumento chiave per determinare, d’ora in avanti, il chi, il quanto e il quando dell’impegno preso dallo Stato nei confronti dei suoi creditori".