Consulta, il giorno decisivo. Renato Brunetta: "Patto Pd-Forza Italia regge, Violante uomo giusto"

di Giulio Bucchidomenica 21 settembre 2014
Consulta, il giorno decisivo. Renato Brunetta: "Patto Pd-Forza Italia regge, Violante uomo giusto"
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Il voto di ieri per eleggere i nuovi giudici della Consulta "è una fumata nera che vale una fumata bianca. I due candidati hanno raggiunto o sfiorato quota 530 e questo vuol dire che il patto regge e che quasi certamente nelle prossime ore avremo i due nuovi giudici della Consulta". Renato Brunetta si veste da colomba e dalle pagine di Repubblica lancia messaggi distensivi a Donato Bruno e soprattutto Luciano Violante, i due candidati di Forza Italia e Pd per le poltrone della Corte Costituzionale che hanno visto ancora una volta saltare in Aula la loro candidatura. Colpa dei franchi tiratori e di qualche titubanza da un fronte e dall'altro, che secondo qualcuno avrebbe messo a rischio l'intesa tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. "Questo è un accordo istituzionale tra il Pd e Fi che assieme agli altri gruppi, raggiungono un'intesa per eleggere i membri laici di Csm e Consulta e quell'accordo regge - assicura il capogruppo azzurro -. Il Patto del Nazareno è altra cosa, riguarda la riforma costituzionale e la riforma elettorale. Non possiamo evocarlo a ogni piè sospinto: si rischia di svilirlo". "Violante? Grandissimo garantista" - Secondo Brunetta non sarà rischioso insistere su Violante e Bruno: "La volontà politica è molto chiara. E poi con l'ultima votazione sono stati eletti altri tre membri del Csm, ne mancano solo due, anche questo è un dato positivo". Quindi il giudizio positivo del capogruppo su Violante: "E' un grandissimo uomo delle istituzioni, un grande giurista, un garantista. Mi considero ben rappresentato nella Consulta da lui, oltre che da Bruno, ovvio".