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Segreteria, governo, manovre di PalazzoTutte le "balle" raccontate da Renzi

Il leader del Pd sta facendo il contrario di tutto quel che disse e promise prima e dopo le primarie dello scorso dicembre
di Matteo Legnani domenica 16 febbraio 2014

2' di lettura

"Una cosa che proprio non voglio fare è andare a Palazzo Chigi". Così Matteo Renzi. Non due anni fa. Ma appena qualche giorno fa, in studio a "Le invasioni barbariche" da Daria Bignardi. Nelle settimane successive alla vittoria nelle primarie per la segreteria Pd, il sindaco di Firenze ha più e più volte detto che Letta sarebbe rimasto dov'era perchè prendere le redini del governo non era nelle sue intenzioni. E invece.... Tutte le balle di Renzi:  guarda il video su LiberoTv    Ma questa è solo una delle "balle" che il segretario Pd ha raccontato nel suo breve periodo di regno democratico. Aveva anche detto che avrebbe proceduto a un nuovo "patto di coalizione" per rilanciare l'azione del governo (Letta), ma poi lo ha sempre rinviato, finchè è stato Letta a prendere l'iniziativa come ultima carta per non farsi cacciare da Palazzo Chigi. Poi, di "balla", c'è anche quella sulle "manovre di palazzo" che il neo-segretario Matteo renzi il 9 dicembre scorso promise di non fare mai e poi mai. Mentre quella che lo porterebbe a Palazzo Chigi ora, sarebbe proprio la più classica delle manovre di palazzo. Anche perchè Renzi, così facendo, non passerebbe dal voto, come invece aveva giurato di fare sempre all'indomani dell'esito delle primarie: "Non ripeterò l'errore di D'Alema" (che a Palazzo Chigi ci arrivò nel '98 scalzando Prodi) assicurò. E invece...   Tornando un po' più indietro nel tempo (all'epoca ante-primarie), il Renzi sindaco di Firenze che puntava al governo dopo una clamorosa vittoria elettorale come candidato premier del Pd aveva anche assicurato che il posto di segretario del partito non gli interessava. E invece... I casi sono due: o il probabile futuro premier è un ballista patentato, o, e forse è anche peggio, è uno che si lascia pilotare dagli eventi o dalle altrui volontà.

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