La "bomba", a 45 giorni dal voto, la lancia il quotidiano La Repubblica. Che parla di un "patto segreto" che Silvio Berlusconi avrebbe stipulato coi suoi alleati europei del PPE, e in particolare con il merkeliano Jean Claude Junker, nel corso della sua visita a Bruxelles all'inizio della scorsa settimana. In base al quale, la Lega, dopo il voto del 4 marzo, non sarà un problema. Non perchè Forza Italia, in quanto partito di maggioranza del centrodestra, terrà al "guinzaglio" il Carroccio. Ma perchè, avrebbe garantito Berlusconi, l'esito del voto in Italia farà sì che tanto il Movimento 5 Stelle quanto la Lega al governo non ci arriveranno proprio. La prova del "patto" starebbe, a dir del quotidiano di Calabresi, nei numeri relativi allo spread tra Btp italiani e bund tedeschi, che è inchiodato a quota 135, e nel rendimento registrato dai Bot nella prima sta del 2018: -0,42. Repubblica cita anche con tanto di virgolette uno sfogo che l'altroieri lo stesso Berlusconi avrebbe avuto ad Arcore coi suoi colonnelli: "Ma vi pare che io, a questa età, possa aver voglia di mettermi a discutere con Salvini di come si governa il Paese? Gli italiani ci metteranno nelle condizioni di trovare altre soluzioni". La rivelazione di Repubblica è stata smentita in primis dallo stesso Matteo Salvini, ovvio, e poi anche dai meloniani, col neo-rientrato Crosetto che ha detto: "Se Berlusconi mollasse la Lega mollerebbe anche Fratelli d'Italia e ciò segnerebbe la fine del centrodestra. Una cosa a cui non crederei nemmeno se la vedessi". Da Forza Italia, però, non risultano ad ora smentite ufficiali... Leggi anche: Cav, il sondaggio di Manheimer che lo incorona: i dati