Una delle grane più grandi per il Pd, in questi giorni, ha un nome e un cognome: Maria Elena Boschi. Certo, si tratta degli strascichi della vicenda Banca Etruria, che si fanno sentire, eccome. E si fanno sentire soprattutto quando i vertici del partito riflettono su dove candidarla: la tarantella pare infinita. Nelle ultime settimane si sono rincorse voci di ogni tipo: candidata solo con l'uninominale; candidata anche nel proporzionale; dunque Matteo Renzi che conferma, "la candideremo in più di una circoscrizione". Sì, ma quale? La domanda ancora non ha una risposta. Leggi anche: Dramma-Renzi: "Così perdiamo altri due punti" I democratici toscani, infatti, continuano ad essere più che indecisi sul futuro della Boschi. Non è ancora tramontata l'idea di candidarla alla Camera a Firenze, dove però Liberi e Uguali ha piazzato uno dei nomi più pesanti: quello di Roberto Speranza. Di sicuro, c'è che nessuno al Nazareno si sognerebbe di candidarla ad Arezzo, suo collegio naturale, dove la campagna elettorale tutta su Banca Etruria rischierebbe seriamente di farla fuori. Tanto che, scrive Repubblica, una delle poche certezze dei democratici riguarda proprio Arezzo: nel collegio toscano il candidato dovrebbe essere Tommaso Nannicini, l'economista bocconiano al quale Renzi ha fatto scrivere il programma economico del partito. Insomma, la bocciatura "a casa sua", per la Boschi, ora è sostanzialmente ufficiale.