Tra Quirinale e Palazzo Chigi nelle ultime ore si parla di "comprensibile preoccupazione". Ad angosciare il presidente Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte è la drammatica, per certi versi improvvisa crisi di Angela Merkel in Germania. Le dimissioni del ministro degli Interni Horst Seehofer e la spaccatura sul tema cruciale dei respingimenti dei migranti apre una crepa non solo in Germania, ma pure nell'Unione europea, con nuovi equilibri in vista e un nuovo, più deciso assalto "sovranista" a Bruxelles. Leggi anche: Seehofer, l'uomo che cambia la storia di Germania e Ue Secondo un retroscena del Messaggero, "l'addio della Cancelliera, agli occhi del Colle, potrebbe rappresentare un fattore di destabilizzazione dell'Ue, privata dalla sua forte leadership europeista". In teoria, sul tema migranti, potrebbe anche essere una buona notizia per il governo di Lega e M5s, ma la fregatura è dietro l'angolo: se cade la Merkel, potrebbe arrivare un cancelliere molto più rigorista, il super-falco Wolfgang Schaeuble, l'uomo che a ogni commento pare profetizzare la catastrofe finanziaria dell'Italia. Matteo Salvini, per ora, è molto più tranquillo perché il suo prossimo obiettivo strategico sono le elezioni europee del 2019 e il tramonto della Merkel e l'indebolimento delle forze tradizionali nell'Europarlamento (popolari e socialisti) è una ottima notizia per quella "Lega d'Europa" anticipata dal palco di Pontida dal vicepremier, una sorta di "internazionale sovranista" che sembra avere sempre meno ostacoli.