Santi Cappellani lascia il Movimento 5 Stelle per iscriversi al gruppo Misto, che ormai potrebbe crearsi un proprio partito per quanta gente sta raccogliendo. Il deputato fuoriuscito dai grillini ha probabilmente anticipato i tempi, dato che sono attese le decisioni dei probiviri e l'assemblea congiunta con Luigi Di Maio riguardo alla questione rimborsi mancati. Cappellani era uno di quelli che non aveva versato neanche un euro nel 2019, motivando la cosa con "problemi di natura tecnica". Per approfondire leggi anche: Paolo Becchi svela l'epurazione di Di Maio "Purtroppo avverto da tempo una profonda frustrazione - ha dichiarato il deputato - ci siamo imborghesiti, siamo finiti in una spirale di autoreferenzialità". Ma soprattutto se la prende contro i vertici del Movimento, confermando le posizioni critiche espresse già in passato: "Quando sento la frase 'pugno di ferro' rabbrividisco. Ci sono state una serie di azioni di imperio che hanno fatto venire meno proprio il sentirsi comunità". Cappellani continuerà comunque a sostenere con convinzione il governo Conte bis, essendo un suo "grande sostenitore. Mi auguro che possa non solo continuare ma rafforzare la sua spinta riformatrice". Insomma, tutti i dissidenti e i morosi del Movimento non lasciano il governo, ma soltanto i 5 Stelle che ormai hanno completamente smarrito l'identità che aveva permesso loro di entrare in Parlamento in qualità di partito più votato. Ma la cosa non tange minimamente al premier Conte, che anzi inizia ad avere una sorta di suo partito nel gruppo Misto.