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Nicola Morra, raccolta firme tra i parlamentari M5s: "Deve essere cacciato per le frasi sulla Calabria"

Gabriele Galluccio
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Il Movimento 5 Stelle non è entrato nel consiglio regionale della Calabria, ma la debacle elettorale è finita in secondo piano rispetto alle dichiarazioni di Nicola Morra, senatore grillino nonché presidente della commissione antimafia, che ha ammesso di non aver votato per Francesco Aiello. Morra si è giustificato dicendo che "non potevo votare una lista con anche una semplice ambiguità" e di conseguenza non ha votato per nessuno. Ma ciò non è bastato per placare gli animi all'interno dei 5 Stelle, anzi gli attivisti locali hanno lanciato una raccolta firme per chiedere ai probiviri di prendere provvedimenti. Per approfondire leggi anche: Grillo e la "cosa di sinistra" Stando a quanto appreso dall'Adnkronos, anche alcuni parlamentari grillini avrebbero avanzato la richiesta di espulsione per il senatore ritenuto ribelle. "Con la sua confessione - si legge nel documento visionato dall'Adnkronos - ha reso chiaro come il deludente risultato sia stato a tutti gli effetti ostacolato più da detrattori interni che esterni al Movimento. Il senatore Morra non è stato corretto nei confronti degli altri iscritti. Le sue dichiarazioni sono sembrate andare verso un vero e proprio boicottaggio e il forte sospetto è che abbia tenuto questa condotta per mera politica interna a discapito dell'interesse dei cittadini calabresi". Se Morra venisse espulso, per il governo la maggioranza al Senato diverrebbe ancor più risicata.

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