Luigi Di Maio, sfogo estremo contro Alessandro Di Battista: "Dov'era, a fare il falegname? Poi torna qui e..."
In attesa del verdetto, inutile e già scritto, del voto sulla piattaforma Rousseau, fioccano i retroscena sulla guerra ai vertici del M5s. Guerra inquadrata perfettamente ieri da Matteo Salvini, il quale ha detto che se tra i grillini passa la "linea-Di Battista" l'esperienza di governo è terminata. Già, perché tra i pentastellati la guerra al vertice è quella tra Luigi Di Maio ed Alessandro Di Battista, quest'ultimo spalleggiato da Gianluigi Paragone. Certo, nell'annunciare il voto online su di lui, Di Maio non ha parlato esplicitamente di questa battaglia. Ma La Stampa dà conto delle frasi che si sono sentite durante la riunione ristretta di martedì sera. Leggi anche: Paragone e Carelli processati dai fedelissimi di Di Maio Di Maio ha picchiato durissimo contro Di Battista: "Dov'era lui quando io facevo campagna elettorale? A fare il falegname? Scompare, si fa pregare, poi si presenta così, a due giorni dal voto a fare il predicatore". Parole pesantissime e che smascherano il piano di Di Battista, ovvero quello di prendersi il ruolo di capo politico con le cinque stellette. E lo vorrebbe fare per poi tornare da candidato alle elezioni: "È lui che vuole tornare a votare", avrebbe sempre detto Di Maio riferendosi a Dibba, nella ricostruzione de La Stampa. Sempre Di Battista, secondo Repubblica, dopo le durissime accuse che Di Maio gli ha rivolto faccia a faccia, si sarebbe scusato per alcuni atteggiamenti poco graditi e che, oggettivamente, si sono prestati alle interpretazioni più disparate.