Matteo Renzi pronto a lasciare il Pd: "Sono fedele solo all'Italia, nel mio futuro c'è altro"
Sarà fedele solo all'Italia Matteo Renzi, non al Pd. "Dobbiamo lealtà non alla Ditta ma al Paese", ripete durante una diretta Facebook. Una frase che, sottolinea il Giornale, ha lasciato sorpresi quanti attendono da tempo un segnale da parte dell'ex premier che indichi l'intenzione di fare "qualcosa di nuovo". E mentre tutti nel Pd esultano per il risultato ottenuto alle elezioni europee del 26 maggio (22 per cento) Renzi ci va con i piedi di piombo: "Un buon pareggio eravamo secondi nel 2018, siamo secondi oggi. Esagerava chi dava il Pd per morto un anno fa, esagera chi usa toni trionfalistici oggi". Ma gli piace sottolineare che hanno vinto i suoi "magnifici" sindaci: Nardella a Firenze, Gori a Bergamo (con una sua lista civica che ha preso il 28 per cento, superando il Pd), De Caro a Bari, Ricci a Pesaro. "Molti di loro vengono dalla Leopolda, che si conferma una grande scuola di formazione politica". Da qui, pensa Renzi si deve ripartire per fare qualcosa di nuovo. Leggi anche: "Ma cosa esulta Zingaretti?". Il "fastidio" di Corona dalla Berlinguer, come licenzia in diretta il capo del Pd Sì di nuovo. Pare che ad alcuni fedelissimi, che si sfogavano con lui contro Nicola Zingaretti e che gli chiedevano di fare qualcosa, Renzi abbia risposto: "Calma, adesso bisogna stare fermi. Ma è chiaro che nel futuro sarà necessario costruire un nuovo progetto". Quando? Forse quando "di qui a qualche mese, anche il fenomeno Salvini scoppierà, come sono scoppiati i Cinque Stelle, anche grazie al nostro no ad un accordo con loro. Dobbiamo farci trovare pronti". Magari già in autunno, quando si discuterà la manovra.