Cei: "Sulla famiglia no a piazze contrapposte"
Città del Vaticano, 1 apr. (AdnKronos) - di Enzo Bonaiuto"Riusciamo a dividerci su tutto e a contrapporre le piazze persino su un tema prioritario come quello della famiglia, sul quale paghiamo un ritardo, tanto incredibile quanto ingiusto". E' quanto sottolinea il cardinale Gualtiero Bassetti presidente della Cei, nella prolusione che apre a Roma i lavori della sessione primaverile del consiglio permanente della Conferenza Episcopale italiana. "Ma come si fa a dimenticare che, anche negli anni più pesanti della crisi, proprio la famiglia ha assicurato la tenuta sociale del Paese? E oggi non è forse ancora la famiglia a rappresentare per tutti la principale opportunità di riscatto? - si chiede Bassetti - Le istituzioni pubbliche non possono fare finta che la famiglia sia solo un fatto privato: ciò che avviene tra i coniugi e con i figli è un fatto sociale; e ogni essere umano che viene ferito negli affetti familiari, in un modo o nell'altro, diventerà un problema per tutti", ammonisce. Quindi, esorta il presidente della Cei, "non si resti sordi alle domande di sostegno in campo educativo, formativo e relazionale, che salgono dalle famiglie. Se non vogliamo rassegnarci al declino demografico, ripartiamo da un'attenzione reale alla natalità; prendiamoci cura delle mamme lavoratrici, imparando a riconoscere la loro funzione sociale; confrontiamoci con quanto già esiste negli altri Paesi europei per assumere in maniera convinta opportune misure economiche e fiscali per quei coniugi che accolgono la vita". "La comunicazione viene spesso usata per accendere gli animi, screditare e far prevalere le paure, arrivando a identificare nell'altro non un fratello, ma un nemico", l'accusa lanciata dal cardinale. "Quanta distanza dal dialogo che abbiamo visto in atto in questi giorni con la visita di Papa Francesco in Marocco…", commenta Bassetti.