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Nicola Zingaretti, il drammatico no di Emma Bonino alla lista unitaria: ora rischia l'umiliazione

Gino Coala
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Nicola Zingaretti deve incassare il primo clamoroso no al progetto del listone per le elezioni Europee da Emma Bonino e Bruno Tabacci. I leader di +Europa hanno rifiutato l'accordo con il segretario del Pd per una lista unitaria, della quale hanno discusso oggi nella sede del partito europeista. Zingaretti non avrebbe voluto organizzare il vertice nella sede del Pd, come riporta Repubblica, perché non vuol mettere piede nella vecchia sede del Nazareno. Il motivo formale sarebbe l'attesa per l'elezione da parte dell'Assemblea nazionale. Ma che Zingaretti non abbia in simpatia gli uffici fino a poco tempo fa occupati da Matteo Renzi e poi da Maurizio Martina. Leggi anche: Zingaretti, dal Nazareno a Salvini: in quale via trasferisce il partito Non è un caso infatti che Zingaretti ha già annunciato di voler traslocare i pochi dipendenti dem in un'altra zona di Roma, trasformando la sede del partito in una sorte di caffè letterario. Intanto il segretario dem deve fare i conti con il rifiuto dell'unica lista dichiaratamente europeista, che avrebbe potuto regalare al Pd qualche punto percentuale utile per superare il M5s in caduta libera. Una buona notizia per Luigi Di Maio, che così ha più possibilità di evitare la figuraccia del sorpasso da parte del moribondo Pd.

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