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Matteo Salvini e la frase rubata alla Camera: "Tenetevi pronti", governo ai titoli di coda

Giulio Bucchi
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Lo stallo fino a maggio. Poi la slavina. I retroscena romani descrivono un Matteo Salvini sul chi-va-là, perché il trionfo del centrodestra (e il tonfo del M5s) alle regionali in Abruzzo "ha maledettamente complicato ogni mediazione", come scrive il Messaggero. Nella riunione con i deputati della Lega a Montecitorio, il vicepremier avrebbe avvertito i suoi: "Tenetevi pronti". A cosa? Allo scenario peggiore (o migliore, a seconda dei punti di vista), quello della crisi di governo.  Leggi anche: "Il M5s ha un problema, Senza di noi, il Cav...". Di Maio, ridicolo crollo nervoso Chi possa scatenarla è incerto, perché sia M5s sia Lega hanno buoni motivi per spingere il governo nel precipizio e altrettanti per salvarlo. Di sicuro, la tensione sta crescendo giorno dopo giorno con tira-e-molla pericolosissimi su Tav, autonomia e ora pure, di nuovo, sul reddito di cittadinanza con gli emendamenti leghisti che minano e svuotano la misura bandiera dei grillini. Tutto, in fondo, dipenderà dalle elezioni europee e dai numeri dei due partiti della maggioranza e da quelli di Forza Italia. Solo pallottoliere alla mano si capirà cosa converrà fare e a chi. Con l'ombra minacciosa e incombente di una manovra in autunno con passivo in partenza di 23 miliardi. Davvero l'esecutivo gialloverde avrà la voglia e la forza di affrontarla, prendendosene tutta la responsabilità?

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