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Matteo Salvini, lo schiaffo della ministra grillina Trenta: "I muri non servono a nulla"

Gino Coala
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Nel M5s cresce la fronda contro Luigi Di Maio, ma soprattutto contro la linea di Matteo Salvini sul tema dell'immigrazione. Dopo le sparate di Alessandro Di Battista e l'eco del presidente della Camera Roberto Fico, si è aggiunta anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, ancora una volta in rotta con il vicepremier leghista. Leggi anche: Salvini, la telefonata a Conte: "Stiamo esagerando, cosìì rischi di andare a casa" Intervenuta al convegno alla Camera "Un ponte tra i parlamentari dell'area mediterranea", la Trenta ha detto chiaro e tondo: "I muri non servono a nulla, perché durano ben poco". Tornano alla memoria le parole che lo stesso ministro ha pronunciato in passato, quando ha definito "bella" la parola "accoglienza". Pur essendo d'accordo con la decisione di Salvini sul caso Diciotti, la Trenta ha ribadito la sua posizione sempre più distante da quella della Lega: "Dobbiamo pensare che tipo di futuro abbiamo davanti. Per questo è necessario elaborare una soluzione complessiva, politica, per quanto riguarda il fenomeno migratorio, rafforzando la collaborazione tra gli Stati al fine di incrementare la nostra capacità di conoscere quanto sta accadendo, di comprendere la complessità della minaccia e di elaborare delle tempestive risposte". La Trenta ci tiene a distinguere il fenomeno dell'immigrazione con quello del terrorismo: "Sono problemi distinti". E ha poi ripreso un tema attualissimo, dopo le polemiche sulla Sea Watch e i 47 immigrati che portava a bordo: "Non possiamo restare inerti se vediamo morire degli essere umani in fuga. Perché il fenomeno migratorio non rappresenta una crisi temporanea perché è riconducibile a diversi fattori, che sono strutturali, quali per esempio il cambiamento climatico o le marcate differenze economico-sociali tra i Paesi o i conflitti".

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