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Decadenza Berlusconi, Palma: "La Giunta sospenda i lavori, Severino irretroattiva"

Ignazio Stagno
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Ancora bagarre. La Giunta per il Regolamento riunita al Senato per discutere la proposta di modifica che introdurrebbe il voto palese in Aula per la decadenza di Silvio Berlusconi, si è trasformata nell'ennesimo scontro tra Pd e Pdl. E i lavori sono stati interrotti dopo la relazione  introduttiva della pidiellina anna Maria Bernini per consentire la prosecuzione dei lavori dell'Aula del Senato sul decreto Pubblica amministrazione. La data del voto non è stata ancora fissata e le motivazioni della sentenza Mediaset divulgate dalla Corte d'Appello di Milano diventano una freccia nell'arco del Pdl. Gli azzurri in precedenza avevano ottenuto la sospensione dei lavori perché “la corte d'Appello di Milano ha appena detto che l'incandidabilità è una sanzione amministrativa, e pertanto non è retroattiva. Quindi dà ragione a noi e non c'è motivo di andare avanti”, ha spiegato il senatore del Pdl ed ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma. "Grasso intervenga" - Sulla stessa linea anche Renato Schifani che chiede l'intervento di Grasso: "Il regolamento non si puo' cambiare come invece sta avallando il presidente del Senato, si devono interrompere i lavori della Giunta, Grasso si assuma la responsabilita' di quello che sta avallando, lui deve garantire le regole che vanno rispettate da tutti", afferma il capogruppo del Pdl, avvertendo: "mi rivolgo al Movimento 5 stelle perche' prima o poi la ruota gira e potrebbe toccare a tutti". Ora non si sa quando la seduta potrà riprendere e se si giungerà al voto sulle modalità di voto entro questa sera. E' 'giallo' anche sulla possibile data del voto sulla decadenza da parte dell'aula del Senato. La proposta di votare entro il 5 novembre, avanzata dai grillini, è stata respinta. Seduta a oltranza-  Più probabile che l'aula si esprima a fine novembre. Intanto la Giunta del Regolamento riprendera' la seduta al termine dell'Aula con la relazione del democratico Francesco Russo. I componenti di Pdl e Gal, secondo quanto si apprende, avrebbero pero' preannunciato di voler svolgere dettagliati interventi durante il dibattito che seguira' la relazione dell'esponente del Pd, che potrebbe avviarsi gia' da stasera. Per questo, viene fatto notare, il voto potrebbe arrivare domani mattina. Finora secondo indiscrezioni  A avore del voto segreto sarebbero, al momento, in sei (3 del Pdl, 1 della Lega, 1 di Gal e Zeller). Per il voto palese, invece, sono in sette: 3 del pd, 2 m5s, 1 di sel. A cui si aggiunge, secondo quanto trapela da ambienti della giunta, anche Linda Lanzillotta (sc), che si sarebbe detta incline a questo orientamento.

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